Le riflessioni domenicali di Angelo Latella
Si legge molto, ultimamente, direi quotidianamente, di guerre, di stupide guerre, migliaia di morti come fossero confetti scaduti, e distruzione totale di ogni cosa, siamo tutti convinti, mi auguro, che non esistano guerre intelligenti.
Con la parziale sconfitta dell’amore (…la condizione indispensabile per riconoscere la fratellanza e quindi il “non facciamoci del male”) bisogna comunque provare a trovare una soluzione alternativa per fermare a qualsiasi titolo gli assassini, coscienti e incoscienti, gli stragisti, gli infelici odiatori dell’essere umano.
Io ho pensato, scusate il gioco di parole, “pensando al mio passato di obiettore di coscienza”, di cominciare a promuovere, in tutto il mondo, una forma di partecipazione politica “seria, attiva”, che vada oltre la semplice e martoriata democrazia, che non sia catalogata come una protesta in mezzo a tante altre.
Sto parlando di qualcosa che potrebbe diventare una legge, la legge miracolo, “l’obiezione di guerra”. È vero la guerra è decisa dai potenti, da quattro “scasacani”, che, male che vada, la perdono e volano in esilio in altre patrie. Per fare la guerra però ci vogliono i soldati, le armi, gli aerei, i droni, e soprattutto la voglia di ammazzare, semplicemente, o di ammazzare per non essere ammazzati.
Con l’obiezione di guerra (pensiamoci tutti, anche tu Greta…) tutti gli uomini e le donne del mondo si impegnano (rinunciando quindi ad ogni costo) a non fare i soldati, a non prendere mai un’arma in mano, a non lavorare mai dove si producono armi, a non pilotare mai un aereo o un drone da guerra, a non uccidere e non fare uccidere mai nessuno, nessuno, nessuno, nemmeno per legittima difesa, nemmeno per “morte tua vita mia”.
Buona domenica e buona obiezione a tutti.