Le riflessioni domenicali di Angelo Latella
È la colomba col ramoscello d’ulivo a simboleggiare la pace, la quiete, la serenità, la tranquillità e forse la gioia di vivere, appunto “in pace “.
E dopo 2000 e più anni, continuiamo a parlare, fare, seminare, finanziare guerre, distruzioni, morti. E se Quello non avesse gridato dalla croce : “perdonali Papà, perché non sanno quello che fanno”, come sarebbe andata a finire? Possiamo pretendere che finiscano un giorno le guerre? Hanno ammazzato Dio, perché dovrebbero fermarsi? Ma quanto è stolto l’uomo ? Combatte l’ingiustizia , i femminicidi, la mafia, la disoccupazione, i tumori e poi? Non si siede a progettare seriamente la fine di ogni guerra.
Continua a pensare agli affari, ai soldi, al pezzetto di terra, a tutte quelle cose che non servono là, dove andrà a finire, perché tutti (forse) andremo a finire , dapprima in una cassa, e non si può riempire molto, e poi nel cielo o nel dirupo promesso.
Si, forse un giorno le guerre finiranno, quando non ci saranno più tutte queste cose contemporaneamente : la fame, l’ingiustizia, l’ingorghigia, l’idolatria e soprattutto l’odio.
È stolto l’uomo di oggi perché ha fatto passi da gigante in civiltà e scienza, ma si è anche costruito un Dio su misura, senza fare i conti con il vero Dio, con il Risorto. Dio non è mai stato assente, nemmeno in quei tre giorni. Dio è sempre presente, spiritualmente e umanamente, invisibilmente e concretamente, Dio aspetta, osserva, ama,ama anche “amaramente” e mantiene le promesse.
Buona Pasqua a tutti e riviviamo il perdono del Padre, la “fine della pioggia” … Infatti, finita la pioggia, Noè fece uscire in esplorazione una colomba che ritornò portando un ramoscello d’ulivo, segno del perdono di Dio nei confronti degli uomini.