Da un orecchio entra e dall’altro esce

La riflessione dell’editore di Angelo Latella 

Oggi partiamo da qui, vogliamo ringraziare il nostro Creatore, per aver immaginato gli uomini con delle orecchie belle e soprattutto a quintupla azione: per sentire e quindi con la libertà di comprendere, per reggere gli occhiali e gli orecchini, per “allacciare” le mascherine.

Avete mai pensato a quest’ultima cosa? Come avremmo fatto, soprattutto in quest’ultimo anno, se le orecchie fossero state progettate diversamente? Andremmo in giro tutti con una mascherina tipo scaldacollo o passamontagna?

Qualcuno potrebbe dire…ma non sarebbe stato meglio se il Creatore avesse pensato agli uomini come dei “viventi” che non avessero la necessità di respirare?

E poi ci sarebbe un infinito seguito di “non sarebbe stato meglio questo o quello”… perché, mentre si rimane in tema di virus, che normalmente si trasmette respirando o “toccando” cose infettate, si rischia di entrare in un altro vastissimo mondo: il mondo dei perché e degli incontentabili.

Perché non ci ha fatto tre braccia? Perché dobbiamo mangiare e bere per vivere? Perché non ci ha fatto gli occhi anche di dietro senza farci girare il collo? Ma sappiamo anche che il Creatore, non è umano, fortunatamente, non ha il cervello come il nostro, ed ha operato con la sua Divina immaginazione e somiglianza.

Somigliamo a Lui per quella cosa, unica e sola, che sovrasta e cancella ogni altra necessità e ci rende eterni: l’anima.

Le orecchie servono per ascoltare e capire la Sua parola: “Chi ha orecchie per intendere, intenda”.

Buona domenica a tutti, anche a chi fa orecchie da mercante.