Dal “senzale” al web, l’evolversi per incontrare l’amore

La riflessione dell’editore di Angelo Latella

La riflessione di oggi è un po’ la continuazione della storia di Saman.

Ho solamente voluto fare un po’ di “sana” antropologia, partendo dalla classica figura del “senzale” per poi passare dal “matrimonio combinato” , ai siti web e ai programmi TV che organizzano incontri d’amore (se così si possono definire).

Il “senzale” era figura conosciuta in paese per l’abilità di promuovere matrimoni tra persone che senza “l’aiutino” non coronerebbero mai il loro sogno.

Il “senzale” si accollava la responsabilità di promuovere l’unione di due soggetti “al limite”, tra carenze fisiche, carenze cognitive e problematiche caratteriali, fermo restando che nessuno dei due soggetti veniva obbligato ad acconsentire e che il tutto passasse tra il parere positivo delle rispettive famiglie.

Nel corso degli anni il “senzale” è stato sostituito dalle agenzie matrimoniali, poi dai siti web e ultimamente, ma non solo, da vari programmi televisivi (ricordate, per esempio quello di Alberto Castagna?)….

La differenza tra matrimonio combinato, forzato e d’interesse non è poca.

Il combinato implica in qualche modo un mandato o un consenso, il forzato è pura imposizione, quello d’interesse include una o più condizioni.

In tutti questi casi comunque l’amore non c’entra niente, si potrebbe parlare al massimo di progetto di convivenza pacifica, nessuno si prenderà cura di te “a prescindere” (citando Battiato).

Qualcuno potrebbe però dire che l’amore non deve per forza essere alla base (di un matrimonio), perché di una persona ci si può innamorare anche in “corso d’opera”.

Ed è su questa espressione che si reggono a pieno, alcune tradizioni, anche attuali: ci conosciamo, ci frequentiamo e se nasce l’amore concretizziamo!

In alcuni paesi questo concetto viene sintetizzato: l’amore più importante è quello di Dio, perciò ti sposerai con chi dirà papà, farai quello che ti dirà tuo marito, diventerai madre, accudirai la prole e sarai felice così.

Capite perché si fugge? Capite perché non ci si sposa più? Capite perché l’amore Divino è soprattutto libertà?

Buona domenica a tutti.