Uno straordinario successo di pubblico ha accolto la presentazione del libro “Perché (non) andare a scuola” promossa dalla Fondazione Italo Falcomatà nell’ambito delle celebrazioni per il ventennale dalla sua nascita. Nonostante le condizioni meteo avverse in tanti hanno preso parte al dibattito organizzato nello splendido scenario del Circolo del Tennis Rocco Polimeni di Reggio Calabria. Un’iniziativa di grande livello culturale che ha avuto il merito di mettere allo stesso tavolo, attorno al libro di Pierpaolo Perretti, voci autorevoli del mondo della scuola, a livello locale e nazionale, proponendo con l’autore un dialogo approfondito sul ruolo della scuola e delle sue diverse componenti, all’interno della società e nell’ambito della sua missione educativa.
Dopo i saluti della Presidente della Fondazione Rosa Neto Falcomatà ad alternarsi sono stati gli interventi di Don Valerio Chiovaro, Protopapa della Parrocchia della Cattolica dei Greci, giornalista, docente e fondatore dell’Associazione Attendiamoci Onlus, di Giovanni Cogliandro, Dirigente Scolastico e Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma, Docente Universitario, autore di diverse pubblicazioni dedicate al mondo della scuola e di Francesco Poto, linguista, storico docente nei licei scientifici reggini e Presidente dell’Istituto di Ricerca Accademica Sociale ed Educativa. Un coro di voci che ha affrontato, ognuno per propria parte, le diverse sfaccettature dell’universo scuola, contribuendo a costruire, nel corso del dibattito, l’idea della necessità di “recuperare una dimensione più umana, e meglio organizzata, degli aspetti legati al mondo scolastico, a partire dal rapporto tra insegnanti e studenti, che deve essere improntato al rispetto reciproco dei ruoli, accomunati dalla passione per la scoperta e per la crescita culturale ed emotiva dell’individuo”. Presenti, tra il pubblico, numerose autorità cittadine e dell’ambito metropolitano, a partire dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace e da diversi assessori e consiglieri dell’Amministrazione comunale reggina.
Soddisfatta dell’ottima riuscita dell’evento la Presidente della Fondazione Professoressa Rosa Neto Falcomatà. “Proseguono le attività della Fondazione in occasione del ventennale dalla sua nascita – ha affermato a margine dell’iniziativa – sia dal punto di vista culturale che sociale e per la solidarietà. Sarà un periodo ricco di avvenimenti perché vogliamo celebrare in maniera importante questo anniversario, proponendo contenuti ed iniziative pubbliche dopo il periodo di fermo forzato dovuto alla crisi pandemica. Il libro di Pierpaolo Perretti, dal titolo chiaramente provocatorio, ha generato una discussione molto interessante, che ha coinvolto un pubblico interessato che ruota attorno al mondo della scuola, docenti, dirigenti scolastici ma anche tanti studenti. Un libro che lascia trasparire la passione dell’autore, che peraltro anche lui trasmette quotidianamente nel suo ambito professionale e che deve costituire la base per la costruzione di un modello scolastico più aderente alle esigenze degli studenti, ai quali andrebbe proposto un nuovo viaggio nella grande bellezza dei valori classici”.
“Purtroppo – ha aggiunto la Presidente – il mondo della scuola oggi non attraversa un periodo semplice: le riforme degli ultimi anni sono risultate sterili e non in grado di rispondere pienamente alle esigenze primarie dei ragazzi ed anche gli adeguamenti tecnologici rischiano di rimanere fini a se stessi se non accompagnati da un’organizzazione differente e innovativa, che si rifaccia ai valori tradizionali sui quali tanti docenti hanno fondato la loro missione educativa”.
Un ringraziamento alla Fondazione Falcomatà per l’organizzazione della presentazione è giunto anche dall’autore del libro Pierpaolo Perretti. “Noi siamo tutti legati al mondo della scuola – ha affermato – non solo chi ci opera all’interno professionalmente ma anche chi semplicemente ha un figlio che la frequenta o chi ricorda quando era giovane e la viveva ogni giorno. Il nostro cuore batte per la scuola e questo libro, che è stato presentato grazie alla Fondazione, vuole essere una riflessione su questo mondo e sui motivi per cui ancora continuiamo a frequentarlo. E’ stato emozionante per me condividere queste riflessioni con tante persone e soprattutto chiedere a tutti un ulteriore confronto su questo tema che possa arricchire il dibattito sulla scuola ed aiutare la contentezza con cui docenti e studenti si approcciano a questo mondo.
“Il libro, dal titolo chiaramente provocatorio, propone ad ognuno di noi, ai docenti ma anche ai ragazzi, di riscoprire le vere motivazioni che ci spingono ad andare a scuola. Tante volte ce le scordiamo, ma per me la scuola è un richiamo alla bellezza e alla riscoperta delle persone. Ecco – ha concluso l’autore – l’invito è proprio chiesto: ognuno di noi deve riscoprirsi come persona ed in questo la scuola può aiutare molto”