Il gruppo S’intesi: “Hospice ancora sull’orlo del precipizio”

 

 

 

“Lo stato di enorme sofferenza dell’Hospice Via delle Stelle di Reggio Calabria non è stato nient’affatto risolto. Al contrario di quanto avrebbero voluto far credere le dichiarazioni pubbliche rilasciate a mezzo stampa in piena campagna elettorale per le comunali reggine, esattamente un anno fa, da un Deputato nostrano (“l’abbiamo salvato per sempre”, dichiarava trionfale), la situazione della storica struttura di Reggio Modena nell’ultimo anno non è per nulla migliorata, anzi si trova sempre sulla soglia della nefasta ipotesi della chiusura”. È quanto scrivono in una nota i consiglieri del gruppo S’intesi, Mario Cardia e Marcantonino Malara, segnalando la grave condizione di difficoltà che da anni ormai interessa il personale dell’Hospice.

“Nelle ultime settimane – continua la nota – gli operatori della struttura continuano a segnalare lo stato di sofferenza cui sono sottoposti a causa della mancata corresponsione del proprio stipendio, dovuta alla grave crisi finanziaria della struttura che sta anche determinando enormi ritardi nel pagamento delle forniture dei materiali sanitari necessari per mandare avanti la preziosissima attività di assistenza nei confronti dei pazienti”.

“Nonostante gli annunci dal sapore elettoralistico di circa un anno fa dunque – prosegue la nota – il problema dell’Hospice è ben lungi dall’essere risolto. Chi ha affermato il contrario, in piena campagna elettorale, ha preso in giro non solo gli operatori della struttura ma anche gli stessi pazienti e le loro famiglie, sui quali ricade a tutt’oggi il peso di una gestione sofferente a causa della crisi finanziaria della struttura”.

“Facciamo appello quindi alla Regione Calabria e ai vertici dell’Asp di Reggio Calabria – conclude la nota –  affinché si attivino concretamente per la sottoscrizione del contratto di accreditamento con la Regione, l’unico strumento, come precisato anche dalle rappresentanze sindacali, utile a garantire la continuità delle prestazioni sanitarie e regolarità nei pagamenti delle spettanze agli stessi dipendenti della struttura. E nel farlo invitiamo anche chi fino ad oggi ha fatto tante parole e pochi fatti ad attivarsi a sua volta per risolvere una problematica che, stando agli annunci elettorali del luglio 2020, avrebbe dovuto da tempo essere risolta”.