Io t’ammazzo solo perché parli con lei

Le riflessioni di Angelo Latella

I

La prima volta che ho ascoltato il brano (di Takagi & Ketra – titolo EVERYDAY) che contiene questo “ritornello”, mi sono posto subito la classica domanda del riggitano sconfortato : “aundi rruammu? “.

La canzone continua poi con un insistente “voglio te, voglio te”.

Ovviamente stiamo parlando d’amore nell’anno 2024 (la canzone è del 2023, per essere precisi), nell’anno in cui anche Giulia Cecchetin “era voluta tutta dal suo assassino” ed è volata via, nell’inizio del cammin di sua vita.

Di quale amore stiamo parlando ? E non nascondiamoci dietro “ma è solo una canzone”…

Facciamo attenzione perché da amare a possedere è un attimo. E mi viene spontaneo pensare all’amore di altri tempi (ho dedotto che l’amore cambia, muta in continuazione, come la società, come il progresso o regresso) a quello cantato da Otello Profazio “amuri, amuri chi m’hai fattu fari, m’hai fattu fari na gran fissaria, lu Padri nostru mai fattu scurdari e la megghiu partì ill’ Avi Maria”.

Il creatore dell’amore e la genitrice d’eccellenza vengono messi da parte, l’amore carnale o se preferite terreno, visibile, prende il sopravvento , ma è un amore che sconvolge, che ti cambia, che ti rende felice e … che non pretende, che non uccide, nemmeno se parli con altri cento, altri mille.