Enzo Basso e Fabrizio Bertè, con Città del Sole Edizioni, mandano in libreria un’avvincente inchiesta sulla misteriosa morte dei poliziotti Todaro e Granata. Morti, a distanza di ventiquattrore l’uno dall’altro, nel marzo ‘18. In circostanze sospette, mai chiarite. Gli agenti indagavano sull’attentato all’allora presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci.
C’è, nonostante sia trascorso un po’ di tempo, una domanda che, ad ogni alba, fa capolino nella testa di tanti, ma di tanti assai: come son morti, per giunta a distanza di poche ore l’uno dall’altro, Rino Todaro e Tiziano Granata?
Erano, nel 2016, diciotto di maggio a volere essere precisi, agenti in servizio al commissariato di Sant’Agata Militello: quel giorno, in un’isolata strada, l’allora presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci subiva un attentato.
Erano, Todaro e Granata, la “squadra dei vegetariani”: avevano indagato sulle agromafie nei Nebrodi ed erano, poi, stati chiamati a seguir le indagini sull’attentato ad Antoci.
A cavallo tra l’uno e il due di marzo del 2018, entrambi quarantenni, muoiono. Su di loro, sottoposti pure ad intercettazione, l’anatomopatologo Luigi Gaetti dichiarava: “se le analisi su Rino Todaro, affetto da leucemia, sono state fatte bene, quelle su Tiziano Granata, nei tempi e nei modi, lasciano tanti buchi aperti…”
È una ferita ancora aperta nell’anima della polizia italiana quella che affiora da questa indagine sui retroscena delle due misteriose morti, sulle quali si sono mossi pure i servizi segreti per appurare se i due agenti fossero stati avvelenati.
Un clima di sospetti incrociati, tutti nati dentro il commissariato di Sant’Agata Militello, che a distanza di alcuni anni dai fatti, non fuga le domande senza risposta.
Ed è partendo da questi inquietanti, sconvolgenti misteri che Enzo Basso – giornalista professionista, fondatore e direttore del settimanale di inchiesta Centonove, è autore di decine di instant-book su grandi temi di attualità – e Fabrizio Bertè – giornalista pubblicista, è collaboratore del quotidiano la Repubblica e segue con particolare dedizione tutte le vicende legate alla provincia di Messina – pubblicano, per i tipi di Città del Sole Edizioni, “Mascariati”, centoventi dense pagine che, partendo dall’attentato ad Antoci, scandagliano le tappe dell’intricata vicenda che ha spaccato l’opinione pubblica e il fronte antimafia in Sicilia, in una confusione di ruoli, tra i… mascariatori e i mascariati.
Due uomini morti, giunti innanzi al Creatore nel giro di ventiquattrore, due poliziotti desiderosi di servir lo Stato e il cittadino con passione ed entusiasmo: ecco, insomma, un libro che costringerà il lettore a restare inchiodato alla poltrona, nonostante il caldo e la voglia di viver l’estate.
Un’inchiesta che svela retroscena e mette ordine lì dove l’arte del mascariamento vuol tingere col nero carbone volti e vite di Uomini che sognano, invece, di smacchiare e render limpide terre ed umane esistenze.