“Mi votu e mi rivotu”

Le riflessioni dell’editore di Angelo Latella

Oggi si vota. Non è possibile fare propaganda elettorale e noi (io) ci atteniamo, anche se il titolo della mia riflessione sembri inneggiare all’argomento.

“Mi votu e mi rivotu, suspirandu, passu li notti interi senza sonnu… li billizzi toi vaiu cuntemplandu”, è parte di un famoso brano popolare siciliano che parla d’amore (autore sconosciuto, cantato da illustri interpreti e cavallo di battaglia di Rosa Balestrieri. Cercatelo sui social, ascoltatelo, è veramente bello).

Ecco, ritorna l’amore! Perché non parlare d’amore oggi? Giorno di elezioni? L’amore potrebbe essere un intero programma elettorale, perché potrebbe racchiudere tutti gli aspetti di una vita serena, equilibrata: chi ama vive per la felicità altrui, chi ama non uccide, non maltratta, non ruba, non brucia i boschi, non rovina opere d’arte, non tortura gli animali, non abbandona i rifiuti per strada, divide i suoi averi, si prende cura della propria famiglia e degli amici, chi ama veramente è una persona brava, generosa e onesta.

Chi ama, sarebbe il candidato ideale da votare. E chi vota? Chi vota ama? Purtroppo per votare non è obbligatorio amare…

Nel peggiore dei casi se l’elettore amasse se stesso, potrebbe votare cantando “mi votu e mi rivotu”…

Buona domenica e buon voto a tutti!