Pensando alla prima comunione, nostra e degli altri

Le riflessioni domenicali di Angelo Latella 

La comunione cristiana, significa? Mettere insieme, unire, essere una cosa sola .

Si unisce, si mescola, l’amore degli uomini a quello di Dio. Si sceglie, a dieci anni più o meno, di diventare “bravi ragazzi”, che con l’aiuto di Dio possono diventare anche “adulti santi”.

Non dimentichiamolo mai ! La croce, quella d’oro che abbiamo ricevuto in regalo dalla nonna, simbolo del grande “valore” dell’amore di Cristo, è bella solo quando è appesa al collo, poi ci sono le altre croci, quelle molto più pesanti, che incontriamo nella vita, sono meno belle, spesso brutte, sono umane sofferenze, tristezze quotidiane, da condividere, da alleviare, insomma “da ‘ncoddari” , perché anche Dio, che tutto può , ha bisogno di noi, e va aiutato.

La prima comunione che cos’è allora ? Un impegno, un patto, un accordo : aiutare Dio a migliorare la terra con tutti i suoi abitanti, e bisogna nutrirsi di Dio, costantemente, per poterlo fare. La prima comunione quindi non ha età , comincia presto e si alimenta in continuazione, ogni Eucarestia diventa la prima, resta la prima, all’infinito.

Spesso però rimane la prima e ultima, non lascia segni tranne la collanina d’oro della nonna, perché gli uomini hanno grandi difficoltà a rispettare gli accordi , piccoli o grandi che siano.

Buona domenica.