Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella
Traduzione: “Senza averne mangiato e nemmeno bevuto”.
È un modo di dire per affermare, o confermare, la propria estraneità in specifici fatti, è, in sintesi, una dichiarazione d’innocenza con tutti i carismi.
Senza averne mangiato e nemmeno bevuto, sottolinea che potremmo ritrovarci a dover giustificare un qualcosa che comunque non ci ha visti né protagonisti né avvantaggiati, siamo stati coinvolti in una storia a nostra insaputa, e senza aver avuto alcun vantaggio, alcun profitto, ne direttamente ne indirettamente.