“La classe dirigente nazionale e regionale si sta dimostrando completamente inadeguata a guidare il processi di cambiamento che i calabresi invocano – afferma ancora il sindaco di Reggio Calabria – Mentre in tutta Europa piovono finanziamenti destinati alle infrastrutture, la Calabria rimane al palo, ferma sull’Alta Velocità ferroviaria e sulle principali arterie stradali che continuano a cadere a pezzi. Ed intanto la destra continua ad agitare la bandiera del Ponte sullo Stretto, con un progetto pieno di lacune che in realtà sottrae ulteriori risorse ai fondi della coesione destinati al Sud e nel combinato disposto con l’autonomia differenziata fossilizza lo scippo storico al Mezzogiorno e alla Calabria”.
“Ma i calabresi non si faranno prendere in giro da questo assurdo gioco al massacro. Gli esponenti regionali della destra gettino la maschera e la smettano di svendere il territorio in nome di interessi di partito. Se come oggi affermano, dando ragione a quanto da tempo denunciamo, intendono inchiodare il Governo alle proprie responsabilità, chiedano una parola chiara sul tema delle infrastrutture. La Calabria è praticamente l’ultima regione d’Italia a programmare l’Alta Velocità, ed ancora hanno il coraggio di ammettere candidamente che mancano le risorse. E’ questo il disegno che hanno barattato sui tavoli romani? Rubare il futuro dei calabresi per garantirsi un posto al sole nelle gerarchie di partito? E’ giunto il momento di invertire la rotta e pretendere parole chiare. I calabresi meritano molto di più che qualche pelosa dichiarazione d’intenti”.