“Solo un intervento deciso dell’Amministrazione guidata dal Falcomatà – continua Latella – grazie al sostegno del Governo di allora, garantì la presenza costante di Alitalia in riva allo Stretto, evitando così la morte dell’aeroporto di Reggio, in forza dei sacrosanti diritti alla continuità territoriale e della mobilità dei reggini”.
“E ad onor di cronaca – ricorda l’esponente di Italia Viva – la nuova programmazione di voli, per la quale dimostriamo sincera approvazione, è stata possibile grazie a due fattori principali. Da una parte la nuova gestione unica regionale degli aeroporti, che il centrosinistra reggino e regionale inaugurò superando lo scetticismo di alcuni e le critiche apertamente manifestate da parte di altri, non riuscendo tuttavia, prima per motivazioni tecniche di bilancio e poi per un cambio di governance che chiuse la possibilità di ingresso di nuovi soci, ad entrare con una partecipazione diretta in Sacal. Dall’altra l’esborso economico non di poco conto, più di 30 milioni di euro erogati a Ryanair, più altri incentivi e lo sgravio delle tasse addizionali, che impattano chiaramente sulla programmazione finanziaria regionale e quindi, sulle tasche dei calabresi. Ma ben vengano investimenti importanti finalizzati a far crescere l’economia e l’indotto dei nostri territori. Anche perché, l’accordo economico concluso con la compagnia irlandese Ryanair, è stato possibile solo grazie alla riforma della normativa, in materia di finanziamento pubblico alle compagnie aeree private low cost, che l’UE ha avviato nella fase successiva alla pandemia Covid. Anche in quel caso per scongiurare il fallimento di tante società di aviazione commerciale”.
“Adesso, l’auspicio, è quello di non fermarsi a questo asset ma di cercare di rafforzare e variare il più possibile l’offerta di voli, coinvolgendo altre compagnie, evitando di delegare ad un’unica società l’implementazione della programmazione turistica. Perché la preoccupazione – conclude Latella – è quella che un eventuale malaugurato disimpegno di Ryanair, magari in coincidenza con il termine dei finanziamenti accordati, arresterebbe il flusso volativo da e verso Reggio, mettendo anche a rischio il nuovo interesse turistiche la nostra città ha generato grazie alle sue bellezze storiche e paesaggistiche, ma anche grazie alla riscoperta della sua capacità attrattiva, nell’ottica di una rinnovata vocazione turistica che l’Amministrazione Falcomatà è riuscita a far emergere con interventi mirati e ben definiti, in termini di promozione nazionale ed internazionale ed intervenendo su piccole e grandi opere come la riqualificazione di piazze, lungomari, spazi per bambini, strutture sportive e infrastrutture impattanti a livello internazionale come sarà quella del Museo del Mare e dell’intero frontemare cittadino”.