……… era il 31 luglio 2012….. a cura del capo redattore Antonino Cormaci
Il M° Muti dirige a Reggio oltre mille giovani musicisti calabresi
I giovani musicisti calabresi, la musica, la cultura, e soprattutto la presenza a Reggio Calabria di uno dei più grandi direttori d’orchestra a livello mondiale, il maestro Riccardo Muti, sono stati gli eccezionali protagonisti di quello che, senza dubbio, è stato l’evento culturale più importante non solo dell’estate reggina 2012 ma di tutto l’anno.
L’evento intitolato “Grazie Muti”, e sottotitolato con una significativa frase autografata dal grande maestro “La musica non solo forma ma salva”, ha avuto luogo la sera del 31 luglio 2012 in riva allo “Stretto “presso la Piazza D’Armi della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio .
Viva l’emozione che ha regalato questo concerto diretto dal grande maestro della musica classica, che tra l’altro è Music Director della prestigiosa Chicago Symphony Orchestra.
L’evento di grande valenza artistica è stato ripreso dalle telecamere di Rai Uno , ha richiamato a Reggio i giornalisti delle più importanti testate nazionali e coinvolto oltre mille giovani musicisti provenienti da tutta la Calabria racchiudendo in sé musica, cultura e legalità. Infatti, la principale rete Rai lo ha presentato definendolo “un concerto di e per la legalità”.
L’evento è stato organizzato per mesi nei minimi dettagli; si è svolto nel massimo ordine, e come previsto ha fatto registrare il tutto esaurito ed il pubblico delle più grandi occasioni.
Finalità della manifestazione, promuovere insieme al ‘volto’ più vero e più bello della Calabria la musica d’autore, quindi la cultura, ed avvicinare sempre più ad essa i giovani. Proprio in proposito il maestro Muti ha detto la frase che ha sottotitolato in cartellone l’evento: “La musica non solo forma, ma salva”.
Il legame tra Muti e i giovani musicisti calabresi è ‘di vecchia data’: risale al 2006, quando li ascoltò suonare per la prima volta e rimase affascinato dalla loro bravura, dalla loro serietà e dal loro palese desiderio di migliorarsi, di “voler essere rappresentanti di una Calabria diversa, migliore”.
Successivamente, nel 2008, Riccardo Muti invitò e diresse la banda di fiati di Delianuova all’importante rassegna di Ravenna. Da allora questi ragazzi sono rimasti “tatuati” nel cuore del maestro, che promise loro di renderli protagonisti di un grande evento a Reggio: così è stato.
Inoltre, lui, che prima di allora non conosceva il Bergamotto, si innamorò “del nostro Oro verde di Calabria” tanto che tempo fa ha detto: “non salgo sul podio se non ne ho quattro gocce sul fazzoletto; il Bergamotto è diventato il mio portafortuna!”
L’evento “Grazie Muti” è stato promosso dalla Provincia di Reggio Calabria con la Giunta e l’Assessorato alla Cultura e Legalità, in sinergia con la Regione Calabria, il Comune di Reggio, l’Arma dei Carabinieri, la Prefettura, la Camera di Commercio reggina ed il Conservatorio di Reggio Calabria. Ed in particolare è stato fortemente voluto dall’assessore provinciale dell’epoca Dr. Edoardo Lamberti Castronuovo che al termine dello spettacolare concerto soddisfatto dallo strepitoso successo dell’iniziativa ha dichiarato: “Ora la Calabria volta pagina”.
“La vera festa è dei ragazzi” – ha sottolineato Muti durante la conferenza stampa tenutasi prima del concerto al Palazzo Storico della Provincia dove si è recato accompagnato dalla consorte, la signora Cristina Mazzavillani, aggiungendo con tono determinato :
“La Calabria è troppo bistrattata. Essere del Sud non è essere terroni, parola peraltro bellissima perché viene da terra. Anch’io sono un uomo del Sud (Muti è figlio di meridionali, di padre pugliese e di madre napoletana, ed è nato a Napoli) ed ho voluto dare a questi ragazzi le stesse possibilità che ho avuto io, una speranza di futuro”. Poi rivolgendosi ai giovani musicisti ha detto: “Ragazzi, voi siete eroi perché confidate che la musica porterà un miglioramento alla vostra regione. E lo porterà, sia alla Calabria che all’Italia, perché la ‘gamba senza il piede’ non cammina”.
Il “Grazie Muti” non è stato un concerto come tanti, ma “un evento enorme” come lo stesso Muti lo ha definito, dirigendo circa 270 ragazzi appartenenti alle bande musicali di 28 centri di tutta la regione. Giovani musicisti che il celebre direttore d’orchestra ha definito “valorosi”, esprimendo apprezzamento nei loro confronti e verso i loro insegnanti, e dal palco ha sottolineato: “Stasera la Calabria ha avuto la possibilità di dare un’immagine di se completamente opposta”.
Già era uno spettacolo di luci e di colori vedere la grande piazza della Scuola Allievi Carabinieri gremita di pubblico sino all’inverosimile: un pubblico attento, ordinato, felice, orgoglioso, e commosso.
Nelle prime file sedevano le massime autorità, sul palco i 270 giovani musicisti diretti per l’occasione da Muti, e sotto il palco circa altri 1000 ragazzini di ogni età (anche qualche bambino di circa 8, 10 anni) con in mano i loro strumenti. Erano seduti divisi per file in base al colore delle magliette che indossavano , di tre diversi colori – bianco, rosso e verde ,per rappresentare la bandiera Italiana.
Riccardo Muti ha ringraziato i giovani, che hanno eseguito sinfonie non semplici, ed i loro insegnanti per il modo in cui li educano alla musica, non mancando di ringraziare anche le famiglie di questi ragazzi “per aver creduto che la musica è basilare per il progresso e per la cultura del nostro Paese”.
Svoltosi sotto un fantastico cielo di stelle in una calda sera di piena estate, l’evento ha compreso più momenti, ed ha regalato emozioni per tutta la durata: brano dopo brano, intervento dopo intervento (sono intervenuti rappresentanti delle più alte autorità istituzionali). Ma l’emozione più intensa l’ha regalata l’esecuzione dell’Inno di Mameli che ha chiuso la serata onorando la Bandiera Italiana che è stata posta sul palco ai piedi del maestro.
Nel suo intervento il Prefetto di Reggio ha sottolineato la grande fiducia che ripone nelle nuove generazioni, dicendo: “I giovani rappresentano il volto bello e pulito della Calabria e sono una risorsa importante per il riscatto della nostra regione”.
“Quello che è avvenuto qui stasera – ha concluso Muti salutando il pubblico reggino (sottintendendo un “arrivederci presto”) ed i “suoi” giovani musicisti calabresi che a fine concerto hanno regalato emozioni da pelle d’oca levando al cielo contemporaneamente tutti insieme i loro strumenti come simbolo di “armi di Pace” – rappresenta un esempio per tutta l’Italia. E la Calabria deve essere fiera di questo avvenimento e di questi ragazzi”.