Il pane e il companatico

Le riflessioni di Angelo Latella 

Quando il Signore dice che “non di solo pane” vivrà l’uomo, si potrebbe (o dovrebbe) sottintendere che il suo dire sia una metafora (il pane rappresenterebbe ogni genere di cibo, per il corpo e per l’anima).

Quando il Signore da all’uomo il “dominio su tutte le cose” , è da sottintendere che l’uomo è la creatura più importante della terra, la creatura più amata, forse l’unica creatura amata.

La leonessa fa i cuccioli, il maiale fa i cuccioli, la pecora fa i cuccioli. La leonessa ha dei vantaggi rispetto a mamma porco (comunemente definita troia) e a mamma pecora? Non lo sappiamo.

È certo che nessun uomo si metterà ad allevare leoni (nemmeno per il circo, sembrerebbe), mentre pare scontato che allevare maiali e pecore, sia un lavoro, sia redditizio, sia pane in tutti i sensi, per la pancia e per le tasche.

La porchetta e l’agnello al forno sono frutto del lavoro di uomini, allevatori , ristoratori, casalinghe, tanti uomini, moltissimi dei quali anche onesti.

Buona domenica e non rompete le “scatole” con post social a voler dimostrare o sbandierare una falsa benevolenza “animalista”, che nasconde invece tanta ipocrisia. Credere, avere fede, non è un obbligo e nemmeno cosa mangiare lo è.