Recensione del libro Lo Zafferano di Motta San Giovanni

Quando mi è stato proposto di fare una recensione di questo breve, ma significativo gioiello, mi sono domandata: “Perché all’ A.N.E.B. la richiesta di presentazione?”. E’ ovvio, l’ ANEB è una Associazione, a livello nazionale, di Educatori e come tale di persone sempre sensibili alle sollecitazioni che provengono dal proprio territorio. In questo caso la proposta racchiude in sé diverse spinte culturali: tradizione e storia, e soprattutto incoraggiamenti per un futuro di progettazione e quindi di speranze di crescita nonchè di amore per il territorio di appartenenza.

Il testo mi è piaciuto subito, perché si presenta in forma narrativa, fluida, chiara, ma intensamente  accattivante, pur trattando un argomento tecnico e distante dalla mia personale formazione.

 

I due giovani Autori hanno scelto la narrazione come forma letteraria di descrizione e per questo particolarmente in linea con i tempi. Essi hanno preferito raccontare e raccontarsi. Il racconto, infatti, rappresenta l’immediatezza delle idee del progetto che prepara al mondo del lavoro e la profondità di quel luogo in cui si insegna ad essere cittadini consapevoli.

Con questo testo gli Autori, a mio avviso, rappresentano l’esempio di coloro che non si arrendono al fatalismo, un modo subdolo per renderci tutti omologati e conformisti, anzi essi, essendo espressione di buona cultura ed essendo cittadini del mondo, sono immersi nel quotidiano, leggono, scrivono, analizzano, parlano di lavoro, di tecnologia, di scuola, della ricerca faticosa di loro stessi, fra identità, amore e felicità. Gli Autori sembrano dire: “Non spegniamo i sogni ai nostri giovani!”.

Per tornare al testo, ho notato una puntualissima descrizione della tecnologia applicata alla coltivazione dello zafferano, che ci fa scoprire che gli Autori sono anche tecnici capaci di confrontarsi con le sfide della meccanica, dell’elettronica, della grafica per comunicare messaggi autorevoli per un futuro possibile.

 

Il testo si legge piacevolmente, come ho detto sopra, perché oltre ad essere facilmente comprensibile, è arricchito da immagini fotografiche meravigliose che vanno dai colori tenui, delicati a quelli piu’ accesi, ma sempre e comunque infinitamente armoniose. Gli Autori hanno offerto ai lettori, in modo egregio, la possibilità di sapere che questa delizia della natura viene coltivata nel nostro territorio e che pertanto rappresenta un buon auspicio per altre sperimentazioni in avvenire. Mi piace aggiungere che il volume è anche ricco di informazioni linguistiche e culturali.

Vorrei concludere con l’ augurio che questo libro possa essere foriero di fortuna nel mondo del lavoro nel senso ampio del termine.

dott.ssa Anna Stajano