Uno straordinario Claudio Casisa strega il Cine Teatro Odeon

di Grazia Candido – È un Claudio Casisa come non l’abbiamo visto mai, lo dice lui stesso aprendo il suo spettacolo “Spaiato” in scena ieri sera al Cine Teatro Odeon (evento organizzato dall‘Arts Promotion di Mario Russo) ed ha perfettamente ragione perché è un vulcano di energia, comicità, intelligenza, intrattenimento. Sul palco insieme all’anchorman siciliano, il colorato amico Wilson, un calzino spaiato rimasto solo dopo un lavaggio in lavatrice (macchine terribili per i pedalini “sono come Temptation Island”), un filo sul quale sono stesi tantissimi calzini rigorosamente spaiati, due sedie, una montagna di vestiti, un lampione. Non serve altro a Claudio che, con molta leggerezza senza mai lasciare quella profondità che lo caratterizza, affronta temi importanti come la separazione dopo 10 anni di relazione con Annandrea Vitrano (che cura anche la regia del live), il periodo adolescenziale vissuto in casa con tre donne (mamma, sorella e nonna), l’amore, il femminicidio, l’amicizia, la diversità, la responsabilità di potersi lasciare con tranquillità rispettando l’ex ma, soprattutto, che “un amore può nascere e, allo stesso tempo, finire civilmente”.

Il comico palermitano per quasi due ore, è uno tsunami, il ritmo dei racconti è incalzante, coinvolgente, il pubblico partecipa, ride ininterrottamente e gli applausi sono sempre calorosi come lo è Claudio con la sua gente. Già dai primi minuti, si capisce che è un “cavallo di razza” pronto ad impossessarsi della scena e la conferma è il conflittuale rapporto con la psicologa, il terrore da bambino della lavatrice, le disavventure con Tinder, la palestra e anche qui, si insinua la sua sottile ironia che sprona i giovani a non farsi governare dall’apparenza perché più che abbellire l’aspetto esteriore, dovremmo ingentilire l’anima.

A risaltare ogni suo aneddoto, un perfetto gioco di luci curato nei minimi particolari, segno di una raffinata creatività di un artista che è cresciuto tanto in questi anni. Claudio non è solo un attore comico, è un poeta, un uomo colto che è riuscito ad incastonare nella brillante e graffiante stand-up comedy, uno spaccato fra comico e tragicomico, reale e surreale. Ed è il suo messaggio finale a suggellare il successo del monologo quando con umiltà, spiega cosa sia per lui l’amore.
“Quando finisce un amore, l’unica cosa che rimane da fare è raccogliere quel sentimento ristretto e chiuderlo per sempre dentro l’armadio dei tuoi ricordi. L’amore ha una sua estetica, armonia, un ordine quasi cosmico e perfetto. Io non so se avrò mai la fortuna di trovare un amore così bello però, una cosa l’ho capita: in questo momento della mia vita, ho bisogno della mia solitudine. Lo so che la parola solitudine può fare paura, ma non deve essere così perché significa: ho bisogno di me, ho bisogno di smetterla, di continuare a cercare i mie pezzi mancanti in qualcun’altra, di cercare nei meandri più bui e più nascosti me stesso. E anche, come posso pensare di ricominciare una nuova storia d’amore se prima non so stare da solo? – si domanda Claudio -. Quando ci lasciamo siamo presi dalla smania di dover trovare subito una persona su cui scaricare tutte  le nostre incertezze, paure e così diventiamo tanti grilli che saltano da una storia all’altra dando vita a relazioni difettate, tossiche, morte, ma l’amore non può essere questo”.

Casisa lo sa bene che “l’amore è un bisogno e deve diventare una scelta, la scelta di dover condividere un pezzetto della propria vita con una persona fin quando entrambi vedono lo stesso orizzonte altrimenti, bisogna trovare il coraggio di lasciarsi andare e cercare la propria felicità”.
“Forse, lasciarsi è un’opportunità che ci dà la vita per farci fermare, riflettere, rinascere o forse ancora, lasciarsi. Ci fa rendere conto che l’amore alla fine, non è nemmeno circoscritto solo in un’unica persona, ma lo puoi trovare anche in una mamma che ti chiama tutti i giorni per dirti che ti ha preparato il pranzo, in una sorella che ti fa ascoltare Gigi D’Alessio, in un amico che ti costringe ad iscriverti su Tinder per farti divertire o ancora, nei nonni, zii, cugini, parenti, persone che riempiono la tua vita di piccoli gesti per non farti sentire solo. Io non lo so se avrò mai la fortuna di trovare un amore così bello però, di una cosa sono certo: io dall’amore sono circondato”.

Il giovane attore finisce così il suo racconto di un’epoca dove il sesso è più facilmente accessibile rispetto all’amore e l’essere umano invece di lavorare sull’accettazione di una separazione, punta a distruggere tutto ciò che di bello si era creato prima. E anche se non tutti saranno fortunati come Wilson di ritrovare la compagna, Claudio ieri sera ha dimostrato che l’amore dato non è mai perduto, l’amore ammorbidisce, purifica i cuori, ti fa crescere e siamo solo noi a rifornire la sua sorgente.