Ciao Pasquale: non ti dimenticheremo mai

Pasquale Alampi, Cavaliere della Repubblica e Stella d’Oro al merito sportivo del Coni, è volato in cielo.

Difficile parlare di Pasquale Alampi sia come dirigente sportivo sia come uomo. Appare alquanto difficoltoso poter descrivere una persona con la quale si è diviso del tempo e delle sane giornate di sport.

Parlare di Pasquale Alampi non è facile nemmeno per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, frequentarlo, ed apprezzarlo da molto vicino.

Dirigente federale sin dal lontano 1960, giudici di nuoto, ufficiale di gara di atletica, fiduciario provinciale, istruttore del settore propaganda della Fidal, cronometrista, rientrano tra i tanti importanti ruoli ricoperti da Pasquale Alampi nel mondo sportivo.

Nel 1983 è stato eletto presidente della sezione provinciale dei cronometristi di Reggio Calabria. Una presidenza riconfermata negli anni successivi sino al 28 maggio del 1993 allorquando è stato eletto presidente del comitato regionale Calabria, quindi delegato calabrese sino al 2008.

Tra le file dei cronometristi, Pasquale Alampi ha dato il meglio di sé in ambito sportivo organizzando dapprima l’associazione reggina e successivamente le altre cinque associazioni provinciali della Calabria.

Sotto la sua gestione si è dato vita ai corsi di aggiornamento e le associazioni sono state dotate delle più moderne apparecchiature riscuotendo lusinghieri apprezzamenti in campo nazionale al Giro d’Italia di ciclismo, ai campionati italiani di atletica, alla Coppa Italia di sci ai giochi del Mediterraneo, alle Universiadi, e persino in ambito internazionale nelle manifestazioni di marecross svoltasi in Tunisia.

Nel 1999 è stato eletto componente della giunta regionale del Coni. La Federazione italiana Cronometristi gli ha conferito la prestigiosa carica di Ruolo d’Onore.

Prestigiosi riconoscimenti anche lontano dall’ambito sportivo: il 2 giugno del 1986 gli è stata conferita dal Capo dello Stato l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Ciao Presidente, addio Cavaliere, ciao Pasquale (dopo quasi quarant’anni, proprio negli ultimi mesi, su tua grande insistenza, sono riuscito a darti del tu)… ci mancherai (mi mancherai)…

Demetrio Calluso