Ciao Peppe!

Caro “Raggiatu”, che dire? Ci sono poche e tante parole da spendere in tuo ricordo. Stamattina, sul sito web della testata giornalistica Gazzetta del Sud con la quale collaboro, mi è toccato di dare a tutti gli amici, agli appassionati dei motori, alla Città di Reggio Calabria, la triste notizia.

Non è stato per nulla facile, credimi. Dopo un primo momento di sbandamento, di incredulità, di ricordi, mio malgrado, ho dovuto per professionalità lavorativa, iniziare a scrivere.

Che scrivere? Difficile per chi ha avuto modo di conoscerti ed apprezzarti da molto vicino. Difficile scrivere di te e della tua sfortuna fine. È  stato difficile ma, alla fine, qualcosa ho scritto. Non potevo e non dovevo non farlo. Difficile anche la ricerca di una tua foto nel mio archivio fotografico pensando i tempi passati nel mondo automobilistico.

Una delle ultime volte mi avevi accolto nel tuo rifugio preferito, la “tana” della tua vettura di corsa, per un servizio televisivo. Una “tana” con tutti i comfort. Avevi voluto, quasi per forza, offrirmi un caffè con la tua “macchinetta espresso”, insieme alla collega Emilia ed al cameram Alessandro.

Era un tuo modo di accogliere, nel migliore dei modi, il sottoscritto ed i miei colleghi che conoscevi per la prima volta. Ricordo che eri felice per la gara che si apprestava a disputare tuo genero e pensavi alla tua vettura per affrontare l’ormai imminente stagione agonistica.

Ricordo una cena a casa tua, insieme a tanti altri amici, parlando di automobilismo e degustando le prelibatezze della tua cara compagna Sara. Ricordi caro Peppe! Meritavi di più da questa vita.

Ciao Peppe! Ciao caro “Raggiatu”. Ci mancherai ma il tuo ricordo resterà sempre vivo.

Demetrio Calluso