Continuano i disservizi idrici nel quartiere di Tremulini

 

Reggio Calabria – Come uno spettro del passato si ripresenta in tutta la sua angosciosa manifestazione l’interruzione del servizio idrico nelle case della popolazione.
Ancora una volta, tra quelli ormai divenuti conosciuti per il ripetersi di tale disagio, a pagarne le conseguenze sono i cittadini residenti nel popoloso rione di Tremulini.
Da lungo tempo gli abitanti del quartiere posto a nord della città lamentano questo stato di disagio, vissuto per il continuo ripetersi del disservizio, ormai con esasperante quotidianità. Un problema atavico che perdura da decenni che continua, proprio come in questi giorni, a viversi con grossa difficoltà dai residenti della zona.
Mentre in precedenza le interruzioni avvenivano ad orari serali “metabolizzati” dalla comunità del posto, oggi lo stop dell’erogazione avviene a qualsiasi ora del giorno.
Succede infatti da qualche tempo, che la fuoruscita d’acqua dai rubinetti avvenga con una potenza inaudita, talmente forte da avere timore che qualche tubo posso addirittura non riuscire a contenere la pressione esercitata all’interno dei tubi. Poi come per “magia”, quando meno te lo aspetti, l’illusione svanisce in un gorgoglio che annuncia l’angosciante chiusura dell’erogazione.
Un “cavallo pazzo” che non fa più scorrere dai rubinetti il prezioso liquido gettando, visto anche le elevate temperature, nello sconforto migliaia di utenti che devono provvedere, chi ovviamente è in grado di farlo autonomamente, con mezzi ormai pronti all’uso, a fare rifornimento d’acqua. Facilmente immaginabili sono le situazioni di disagio che si vengono a creare tra le mura domestiche come, ad esempio, quello di non poter effettuare il bucato con le lavatrici che nel frattempo sono diventate custodi di panni da diversi giorni.
Scaldabagni inattivi che consumano l’energia accumulata a causa del mancato utilizzo con conseguente spreco economico. Igiene personale che va a farsi strabenedire o effettuata in maniera quasi sufficiente. Piatti e quant’altro sostituiti dal classico materiale in plastica ormai sono diventati parte integrante degli usi giornalieri.
Certamente una situazione non bella da essere vissuta soprattutto ai tempi attuali con la pandemia da Covid-19 che ci impone, in questo caso dovrebbe imporci, a lavarci almeno le mani e il viso in maniera approfondita come viene suggerito dagli esperti virologi.
Ma niente di tutto questo, alla luce di queste vergognose situazioni di interruzione dell’erogazione d’acqua nelle case, potrà risultare applicativo e costante per tutti quei cittadini che giorno dopo giorno, anno dopo anno sperano tanto, immaginando un mondo diverso, che qualcosa possa finalmente cambiare nella triste realtà da loro vissuta.
Guglielmo Rizzica