“Il drago e la tartaruga”, una favola di speranza per tutti

 

“Un giorno, un drago dalle fattezze minacciose incontrò sul suo cammino una tartaruga mite e apparentemente tranquilla.
Piegandosi vicino alla piccola creatura con il lungo collo robusto e dimostrando tanta sicurezza, il drago rivolse con aria incuriosita e meravigliata una domanda alla tartaruga:
“Io sono al momento invincibile e tutti mi temono perché volo nei cieli di tutto il mondo e cammino sulla terra senza che nessuno mi riconosca perchè nel tempo sono capace di mutare il mio aspetto, mentre tu, invece, mi sembri alquanto fragile ma tanto sicura. Come mai?”.
La tartaruga, sollevando il retrattile collo non senza fatica, guardò negli occhi, senza dimostrare paura, il gigantesco drago incuriosito e, con calma e tanta saggezza, rispose al minaccioso animale:
“Vedi, tu stai in questo periodo vivendo una fase della tua esistenza in cui risulti vittorioso contro ogni arma essa sia, ma vedrai che tutto questo passerà e andrà tutto bene per noi perché il tempo ci ha insegnato tante cose.
Il saper affrontare situazioni difficili, sopportare fatiche e dolori, essere pazienti ed aspettare.
Aspettare che tu vada via, così come improvvisamente sei venuto, sconfitto e poi soltanto ricordato come un brutto sogno, per  poi ritornare nuovamente a camminare liberamente per terra, per cielo e per mare senza avere più paura di quel qualcosa che, come succederà per te, andrà via per sempre da noi facendoci gioire per essere ritornati alla Vita”.
Riproduzione riservata                                                                         Guglielmo Rizzica