“Migliorare l’accessibilità per attrarre imprese e creare sviluppo e occupazione”, esordisce il Segretario Generale FIT CISL Calabria Giuseppe Larizza.
La Calabria deve puntare a migliorare le infrastrutture e la mobilità prerequisiti fondamentali per immaginare lo sviluppo e l’aumento dell’occupazione.
La FIT CISL sollecita la regione Calabria ad aprire il confronto con le OO.SS. unitamente ad ANAS e RFI per condividere scelte a breve, medio e lungo termine in un programma concreto e sostenibile. Il tempo non può e non deve essere sprecato bisogna stare concretamente con i piedi per terra e non perdersi in tante richieste ad effetto. E’ indispensabile pensare in grande ma non perdere di vista le procedure che servono: studi di fattibilità, progettazione, finanziamento, appalto.
Quindi la priorità è connettere la rete ferroviaria e stradale esistente con i porti e gli aeroporti, ammodernando e realizzando tutte le opere già finanziate. RFI sta portando avanti un ottimo progetto di investimenti per la rete ferroviaria tirrenica con interventi di miglioramenti tecnologici e di tracciato che porteranno benefici significativi alla percorrenza che oggi con la nuova offerta di Trenitalia e Italo collegano la Calabria al nord Italia senza cambi di vettore e con tempi ragionevolmente accettabili e ulteriormente migliorabili ottimizzando orari e fermate. Non bisogna trascurare che le frecce sono treni a mercato e si devono sostenere con gli incassi dei biglietti, non crediamo che la Regione Calabria possa finanziare in modo continuato nel tempo questi treni, “bello ma alla lunga insostenibile” con le risicate risorse del Bilancio Regionale.
Un’attenzione ed accelerazione negli interventi di RFI alla linea ferroviaria ionica la FIT ritiene sia necessario dare. Attualmente gli investimenti per eliminare i passaggi a livello realizzando i sottopassi, gli interventi tecnologici per la sicurezza e il potenziamento dei binari, il completamento dei cantieri attuali di elettrificazione fino a Catanzaro sono opere importanti ma è urgente occuparsi per finanziare e realizzare l’elettrificazione fino a Melito PS (RC). Pensare in tempi brevi a una linea ionica elettrificata percorribile a una velocità di 170 KM, al potenziamento della trasversale Lamezia Catanzaro, allo studio di fattibilità per il raddoppio della linea con un nuovo tracciato ed una nuova e moderna galleria “S. Marco 2° Paola CS” per collegare bene ed insicurezza l’alto tirreno allo ionio dove bisogna immaginare un futuro di traffici merci con lo sviluppo del porto di Gioia Tauro, dei porti di Vibo Marina, Crotone , Corigliano e quindi della ZES e della logistica così come già ampiamente condiviso nell’elaborazione dal nuovo “Pano Regionale dei Trasporti” ora in vigore.
Bisogna connettere e migliorare l’accessibilità per la piena valorizzazione di una costa ionica calabrese meravigliosa invidiata dalle popolazioni del nord Europa che potrebbero investire creando sviluppo e occupazione in un territorio oggi povero ma che meriterebbe diventare la “Florida d’Europa”. Oggi l’ impegno importante di ANAS per il terzo Megalotto della 106 Ionica deve proseguire pianificando con determinazione il completamento della 106 fino alla città Metropolitana di Reggio Calabria che non può e non deve restare un’isola ma va opportunamente collegata e connessa con l’Europa ed il mediterraneo attraverso l’aeroporto dello stretto ed il mega porto di Gioia Tauro che per la FIT CISL è “l’eldorado” ma serve un lavoro congiunto e partecipato senza spot o annunci.
Il momento è adesso e misureremo questa nuova giunta regionale e la presidente Santelli da come avvieranno questi percorsi per una Calabria Moderna che ha bisogno di sviluppo e occupazione e quindi di infrastrutture moderne, interconnesse e pronte a integrarsi con l’asse TEN-T “Helsinki – La Valletta” di cui l’AV ferroviaria e autostradale attraverso il Ponte sullo Stretto ne è parte essenziale per il completamento del sistema dei trasporti europeo e internazionale. La FIT e la CISL ritengono che la marginalità di oggi della Calabria con gli investimenti sulle infrastrutture e sulla mobilità si può e si deve finalmente superare per puntare ad un progressivo sviluppo economico e sociale che possa attrarre investimenti imprenditoriali produttivi e dare opportunità occupazionali ai nostri giovani Calabresi.