Le palme, Natuzza e l’asino

Le riflessioni di Angelo Latella 

Oggi è la domenica delle palme, quella domenica che annuncia l’ingresso di Gesù trionfale, il Re d’Israele, e preannuncia anche la sua Passione, la sua crudele crocifissione.

Le palme, simbolo di congiunzione tra terra e cielo, come d’altronde lo è Natuzza Evolo, andrò a trovarla proprio oggi, a ricambiare le frequenti visite.

Si, l’uomo ha bisogno del cielo più del pane, e Natuzza congiunge, aiuta, alleggerisce, intercede.

Le sue passioni terrene sono entrate nella storia e ancora oggi Natuzza è presente, è presenza, come la Madre sotto la croce, come tante madri sotto le proprie croci.

Ancora oggi Gesù viene inchiodato, è uomo presente, è perseguitato, in croce, in Ucraina, in Gaza, in Russia, dove muore un solo innocente, lì c’è un Gesù crocifisso.

Ma oggi voglio distrarmi un po’, voglio pensare anche all’asino, quello che lo porta in groppa…quanti animali hanno avuto questo privilegio? Quanti uomini sono più “piccoli e insignificanti” di un asino? Quante barzellette sugli asini? Eppure c’è sempre, ‘u sceccu c’è sempri, ricordate la grotta, il freddo, il gelo, il bue?

Buona domenica delle palme.