Opera e meditazione

Rubrica settimanale di meditazione spirituale a cura di Antonino Barilla e Angelo Latella il cui titolo prende spunto da un famoso canto mariano, tra le cui strofe troviamo “vogliamo vivere, Signore, accesi dalle tue parole”. Parole scritte, parole lette, parole Sante. Vuole essere un appuntamento del Sabato, dove parleremo, tutti, di fede cristiana partendo dal ruolo e dal volto di Maria. Sarà uno spazio di opinioni libere, tra umani, tra chi crede e chi no, tra il corpo e lo spirito, tra il cielo e la terra. Sarà un proporre e suggerire risposte approfondite su testi di autori famosi, di spessore, del “settore” che aiuteranno, speriamo, lo sviluppo di una catechesi non solo collettiva ma soprattutto individuale, libera da pressioni, da pregiudizi, da tormentoni. Ogni settimana prenderemo l’input dalla selezione di due parole.

Le parole di questa settimana: Opera e meditazione.

Opera nel segno del miracolo, riprendo la parola della settimana scorsa, evocando una triplice funzione letterale del vocabolo. Il miracolo inteso come stupore e cioè prodigio che stupisce, atto o fatto, o meglio un’opera “erga” segno della grandezza divina che si svela in Cristo. La traversata di Israele del Mar rosso, è una visione antica dove si vede l’opera diretta di Dio, anche quando si tratta di cause naturali. Ciò è quindi un prodigio, che travalica la legge naturale della essenza terrena.

Meditazione. In campo cristiano la meditazione non è altro che la preghiera. Quante volte abbiamo sentito dire “meditate gente, meditate”, ossia siamo invitati a riflettere, a pensare alle cose celesti. Il pensiero va quindi approfondito, va studiato, per meglio concentrarsi sulle parole di Dio, sull’amore di Dio. Meditare è uno sprofondare nella preghiera.