Reliquiario Madonna delle Lacrime ad Ortì: “Messaggio di pace e di salvezza per tutta l’umanità”

 

Riceviamo e pubblichiamo dallo scrittore Biagio D’Agostino una considerazione sull’esposizione del Reliquiario della Madonna delle Lacrime ad Ortì:
“L’intera comunità di Ortì ha vissuto una due giorni esaltante. E’ giunto nel nostro paese, il Reliquiario della Madonna delle Lacrime, proveniente dal Santuario di Siracusa.
Un momento di preghiera straordinaria incastonato in un evento dalla valenza non solo religiosa, ma certamente anche sociale e culturale. Abbiamo avuto il privilegio, ultima comunità dell’anno, di ospitare questo simulacro, che lascia la naturale sede a Ortigia e diventa a sua volta pellegrino diffondendo per il mondo il suo perenne messaggio di pace e di salvezza per tutta l’umanità.
Quest’anno ricorre il 70° anniversario del prodigio della lacrimazione avvenuta tra il 29 agosto e il 1 settembre del 1953 presso l’abitazione dei coniugi Iannuso, in un alloggio popolare a Siracusa. La Madonna delle Lacrime non è solo oggetto di culto popolare, ma è un faro di spiritualità che oltrevalica il fatto in sé. Al pari di altre circostanze analoghe, questo prodigio sintetizza il bisogno di una umanità dolente con la sua perpetua ricerca di risposte.
Come in altre occasioni, l’opinione pubblica si è divisa tra credenti e scettici, in ossequio a un antico detto “ Per chi crede, nessuna prova è necessaria, per chi non crede, nessuna prova è sufficiente” E oggi ha fatto tappa nel nostro antico borgo, attesa da una popolazione trepidante di fede e di speranza. Questa iniziativa, fortemente voluta dal parroco Don Giovanni Zappalà, anch’egli di origini sicule, ha proiettato il nostro paese all’attenzione di tutto il circondario metropolitano e non.
L’accoglienza del Reliquiario è stata solenne e semplice al contempo. E’ giunta presso la Chiesa dedicata alla Madonna del SS Rosario e da lì, in devota processione è arrivata alla Chiesa di S.Maria Lauretana, dove ad accoglierla vi era l’Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria e Bova, sua Eccellenza Fortunato Morrone, unitamente a numerosi Sacerdoti e ad autorità civili e militari, tra i quali spiccava la presenza del Sindaco di Reggio Calabria, rappresentanti istituzionali, e altri amministratori.
Si è svolta una solenne concelebrazione Eucaristica, presieduta dall’illustre Presule. Durante l’Omelia, l’Arcivescovo ha espresso un caloroso augurio, perché questa illustrissima visita possa favorire una inversione del fenomeno sociale, culturale e di costume che affligge le popolazioni del nostro territorio, ovvero l’inesorabile spopolamento, in particolare dei giovani che emigrano in cerca di lavoro. E questa occasione, ha proseguito il presule, possa diventare una spinta decisiva, a che questi territori, possano riappropriarsi della loro nobile identità e riscoprirsi “comunità” abbinando a quella religiosa, la valenza sociale.
E alle autorità presenti, ha lanciato un appello, affinché ognuno, nella propria veste istituzionale, si prodighi perché questo diventi compito prioritario. La cerimonia liturgica si è quindi fusa con la speranza che questo territorio, continui a vivere e a disegnare qui un suo futuro.
Ortì dunque è stata al centro dell’attenzione per questa iniziativa straordinaria, ed è già tempo di tuffarsi nella prossima, esaltante esperienza che, come comunità, è stata programmata nel prossimo futuro, ovvero la realizzazione di un presepe vivente che in due date, il 26 Dicembre di Santo Stefano e il 6 Gennaio dell’Epifania, offrirà a tutti i visitatori che verranno proiettati nel tempo della prima realizzazione del presepe voluto da San Francesco d’Assisi, attorno al 1200, in pieno stile medioevale, tra le vie caratteristiche del nostro antico borgo”.