Una piscina per nemico

Le riflessioni di Angelo Latella

Ultimamente sono aumentati, in modo esagerato, gli incidenti gravi, direi con il morto, che vedono protagonista la piscina.

La mia riflessione è spontanea, sono aumentati gli incidenti per pura casualità o perché sono aumentate le piscine?

Ovviamente parliamo di piscine private, non certo di quelle sportive. Le piscine che molti uomini sognano, montate o costruite attorno a lussuose case o ville, vicino o lontano dal mare, a Genova come a Roma, a Catania…la piscina piace comunque e ovunque, soprattutto d’estate, con il caldo.

La piscina può diventare però un pericolo, un’arma. E come tutti i pericoli, come tutte le armi, va custodita, va circoscritta, non va tenuta alla portata di tutti… perché tanti bambini , non incoscienti, ma “innocenti” , ci hanno rimesso la vita . E mi chiedo, non pensate sia il caso di cominciare a studiare qualcosa? A legalizzare ? Magari obbligare i proprietari a installare degli allarmi oppure a costruire sistemi d’accesso con recinzione appropriata?

Puoi amare il tuo lavoro, puoi fare tantissimi sacrifici, puoi costruire la casa, la villa e la piscina più bella del mondo…Ma come potrai continuare a vivere serenamente, sapendo che tuo figlio, il piu piccolo e indifeso, non c’è più, per colpa di quell’arma desiderata e incustodita?