Amare Reggio? A parole e’ facile

Negli ultimi tempi è tutto un fiorire di associazioni, comitati, liste elettorali, un ribollire di passione e ardore per questa città, strombazzato ai quattro venti con sigle e slogan con un filo conduttore unico: l’amore per Reggio.
A parole e frasi è molto semplice amare questa terra e costituire gruppi lo è altrettanto. Ma lavorare perché Reggio venga tutelata e combattere ogni giorno per liberarla da personalismi, interessi di partito è ben altra cosa.
Guardiamoci intorno e capiremo quanto male è stato fatto a questa città, consegnata ad una sinistra incapace per formazione culturale, ideale e anche politica di provare senso di appartenenza e dunque affetto. Quanti danni ha fatto e sta facendo la mancanza di unità di un centrodestra che si è smarrito tra pseudo complotti e mascherate strategie, tra carrierismo e protagonismo. Mettere da parte le individualità, ricucire le ferite, guardare avanti senza ripicche, rivalse, inciuci e incomprensioni.
Reggio ha bisogno di amore vero e genuino, che spazzi via il clientelismo, il voto a rendere, i pacchetti vari preconfezionati, senza nemmeno menzionare il consenso da ricatto della malavita organizzata sempre pronta a banchettare sul tavolo della connivenza e della vigliaccheria.
Questo sarebbe concreto riscontro al dichiarato amore, questo, conferma di fatto che mirare a riprendere le redini di Palazzo San Giorgio e Palazzo Alvaro è imprescindibilmente l’unico obiettivo che possa assegnare alle molteplici formazioni politiche e associazionistiche il vessillo di innamorate di Reggio doc.
Si scuotano i partiti e ben vengano le associazioni se il binario è uno solo e si viaggia spediti tutti verso la stessa meta, senza soste per abbeverarsi a fonti avvelenate, senza voltarsi indietro o fuggire in avanti.
Altrimenti i reggini che sanno leggere, constatare e sommare saranno poi certamente in grado anche di valutare se intingere la propria scheda elettorale nell’urna dell’amore vero o in quella del mero millantato sentimento.
I giorni che verranno ci sapranno dire di più.

Circolo “Reggio 70”