La Chiesa riapre i portoni ai fedeli nel rispetto delle norme vigenti

 

 

A partire da oggi la Chiesa riapre i propri portoni ai fedeli. Una lieta notizia che segna un primo passo per un ritorno graduale alla vita normale.
Ovviamente il tutto avverrà seguendo quanto stabilito da S.E. Arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini, in rispetto delle norme previste in maniera anticontagio contro il diffondersi del Covid-19 e cioè indossando i dispositivi di protezione individuale come guanti e mascherine, mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro.
Il parroco della Chiesa di San Bruno, Monsignor Angelo Casile, comunica ai propri fedeli che la preghiera personale è possibile effettuarla evitando raggruppamenti  negli orari stabiliti (feriali 9-12) e di aver provveduto a fare sanificare gli ambienti per l’emergenza Covid-19 come previsto  nella Circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22 febbraio 2020.
Inoltre a garanzia dei parrocchiani va detto come tutti gli arredi e i banchi siano stati igienizzati nelle loro superfici con idonei detergenti antisettici e che si provvede spesso anche al ricambio dell’area degli ambienti.
Gli interni della Chiesa sono dotati di impianti di video sorveglianza atte a garantire sicurezza e controllo anche per le disposizioni ministeriali e della Conferenza Episcopale Italiana.
Si raccomanda inoltre alle persone che siano entrate in contatto con altre risultate positive al virus o che presentino temperatura corporea superiore ai 37.5 gradi, di avere manifestazioni influenzali come tosse, mal di gola e raffreddore di restare a casa.
Il comunicato continua ricordando che la partecipazione ai funerali dei parenti è ristretta ad un numero di 15 persone.
Le Messe saranno celebrate in forma privata, alle 18 (giorni feriali) e alle 11 di domenica, anche  in streaming. Si ricorda che tutte le celebrazioni e le attività pastorali sono sospese.
Uno spiraglio di luce e di speranza dunque che  inizia a intravedersi per quanto riguarda la possibilità dei fedeli di poter ritrovarsi  raccolti in preghiera direttamente  in Chiesa.

Guglielmo Rizzica