di Grazia Candido – E’ una storia fatta di arte tramandata di padre in figlio che profuma di valori d’altri tempi.
Rocco Chirico, classe ’71, è l’ultimo erede di un mestiere antico che affonda le sue radici nel Medioevo, il calzolaio.
Oggi, è un professionista affermato, un punto di riferimento per la città e il papà dal quale ha appreso tutti i segreti dell’arte della calzoleria, ne sarebbe fiero.
La famiglia Chirico, dinastia di calzolai da oltre 200 anni, ha alle spalle una lunga storia artigiana iniziata nel 1813 con Rocco Chirico classe 1793 e proseguita poi, da Salvatore (classe 1818), Rocco (‘1859) e Salvatore (‘1904). Oggi, a Reggio Calabria, l’attività è portata avanti da Rocco, figlio di Giovanni Andrea fondatore nel 1963 della bottega artigianale.
Nessuno può dimenticare il signor Giovanni, lavoratore umile, gentile, un uomo saggio che amava il suo mestiere: ogni giorno, era seduto dietro il bancone con il capo chino sui banchi ad aggiustare scarpe, borse, cinture.
La sua professionalità era unica come l’amore per il lavoro trasferito al figlio Rocco, titolare della bottega sita al centro storico di Reggio e punto di riferimento per la città.
L’arte del calzolaio è una professione che rischia di scomparire per via dei cambiamenti socio-economici in atto e lo sa bene Rocco, ultimo erede della dinastia.
Come papà Andrea, Rocco ama la vita che ha scelto, ripara e spesso dà nuova vita a calzature rovinate, dialoga con i suoi clienti con i quali ha costruito nel tempo un rapporto di fiducia e stima, riesce a dare forma a qualcosa che è esclusivo come la sua arte.
E’un professionista reggino che sogna e crede in quello che fa, un artigiano d’altri tempi che non ripara solo scarpe, ma dà una chance al pianeta garantendo una maggiore longevità a prodotti in massima parte non riciclabili.