Reggio e il suo comprensorio devono ripartire dal “bello”

Le condizioni di degrado in cui si trova il Comune di Reggio Calabria sono sotto gli occhi di tutti, non di meno è la situazione di abbandono sotto l’aspetto ambientale, economico ed infrastrutturale nel territorio della Città Metropolitana.

Eppure abbiamo la fortuna di trovarci al centro esatto del Mediterraneo e godere di un capitale naturale, umano e sociale che ci rende unici. Fra le bellezze della natura che interessano gli operatori del turismo abbiamo il Parco Nazionale d’Aspromonte nel cuore della città, il Parco Regionale Marino sul versante grecanico, 40 Siti di Importanza Comunitaria e 2 Marini; 220 km di costa per lo più con spiagge larghe e sabbiose e siamo anche riconoscouti a livello europeo per la pratica di sport acquatici grazie al vento nell’area dello stretto; siamo il territorio con più fiumare al mondo, con più ulivi ultracentenari, abbiamo il 90% della produzione mondiale di Bergamotto, coltivazioni per la produzione di olio, vino, prugne, clementine, limoni, annone con marchio IGP e DOP e DE.CO, siamo secondi in Italia, dopo la Lombardia, per produzione di segale, inoltre, la lavorazione della ginestra e allevamento del maiale nero.

Siamo candidati per il riconoscimento di patrimonio Unesco della “faggeta vetusta” nel Comune di Samo e del “Geoparco” nel territorio di San Luca dove Pietra K conquista il primato di monolite più alto in Europa. Che dire, “La Varia”di Palmi già patrimonio orale e immateriale UNESCO dal 2013, il magnifico borgo di Gerace e le sue 100 chiese, il Parco archeologico di Locri Epizephyri, le aree del Medma, Tauriana Rhegion, Bova, Casignana Naniglio e Kaulon, dove si trova “il mosaico del drago” riconosciuto come il migliore conservato di tutto il Mediterraneo.

La storia della nostra città è la storia della Magna Grecia, storia di splendore e di commerci, storia di eroi come i Bronzi di Riace famosi in tutto il mondo per il fatto di rappresentare l’unica coppia di sculture bronzee al mondo; lo sapevano bene i greci quando colonizzarono questa terra posta in posizione strategica per le rotte navali, come bene si sa del nostro Porto di Gioia Tauro primo nel Mediterraneo per grandezza, per capienza e velocità di lavoro, che accoglie le navi più grandi del mondo e che possiede un retroporto fra i più ampi d’Europa.

Da qui si riparte, perché queste sono le nostre priorità: turismo, logistica, infrastrutture, storia, borghi, praterie, vallate canyon, cascate, boschi, sole 365 giorni l’anno e un mare azzurro e infinito.

Simona Lanzoni
AmaReggio