I divertimenti? Li vogliamo esaminare?

  • Le riflessioni di Angelo Latella

Buona domenica a tutti. La riflessione di oggi nasce nel contesto di una chiacchierata tra amici, magari addetti ai lavori (educatori) e gioventù calabrese.

La domanda iniziale era “cos’è, per te, il divertimento?”

A stento abbiamo stilato un elenco che comunque non indica un ordine di classifica vera e propria: andare in discoteca, sciare o andare al mare, qualche partita a pallone o altri sport, un hobby come andare a pesca o a caccia, il Carnevale, come un appuntamento a tema, il compleanno o altra ricorrenza di un amico, farsi una birretta al Pub in compagnia, ma anche una fumatina trasgressiva (qui il divertimento assume altre proiezioni, la canna è gettonata, perché non necessita di alcuna organizzazione mentale, ti diverti ma non sai neanche perché, e quando non sei creativo, gli dai più spazio), insomma il divertimento è soprattutto occupare il tempo libero, impegnare il fine settimana, allontanare la noia.

Naturalmente divertimento e felicità sono due cose distinte e separate, anche se si può essere felici “naturalmente”, per aver vinto una partita a dama, oppure “artificialmente”, per aver fumato una canna.

Ma approfondiamo, è proprio così? Da quello che si sente nei telegiornali non sembra proprio. I nuovi divertimenti, se possiamo chiamarli così, quelli che coinvolgono soprattutto i giovanissimi, hanno il sapore della gratuita violenza, della cattiveria, ci si organizza in branchi per divertirsi facendo gravi reati, facendo del male, per violentare ragazzine, per rompere vetrine, per prendersi a botte tra coetanei.

Il branco, oggi, crea coraggio e stupida complicità, crea bullismo…ma siamo sicuri che la cannabis non c’entri?

Una volta invece, riunirsi in branco per essere più forti, si chiamava semplicemente “vigliaccheria”.

La vita è bella, ma in molti non ci credono, vogliono declassarla, vogliono renderla sofferente, triste, priva d’amore. Rimane l’interrogativo, la vita ha un senso se miriamo alla felicità o al divertimento?

E che Dio ci aiuti a riscoprire la bellezza dello stare insieme, in branco, uniti dall’amore, nell’amore, per la felicità di tutti.