‘Na manu lava l’autra,e tutt’e’ dui lavunu ‘a facci

Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella

La traduzione “una mano lava l’altra, e tutt’e’ due lavano la faccia”.

Cosa ci vuole dire il proverbio di questo giovedì? Che con una mano si possono fare alcune cose, con entrambe se ne possono fare altre.

Sembra voglia spiegare il “perché” abbiamo due mani. Volendo la faccia si potrebbe lavare anche con una sola mano… ma non è così semplice come quando lo facciamo con due.

Il proverbio invita alla cooperazione, invita a chiedere aiuto. Se per fare alcune cose riuscissimo a trovare collaborazione, il compito diventerebbe più facile, e forse, di miglore qualità.

Spesso, anziché chiedere aiuto, rimproveriamo benevolmente il Creatore, con la classica espressione “Eh, non ma putivi fari na mano i cchiu’? “.

Comunque, il proverbio viene usato anche per dimostrare una situazione di avvenuta “parità” , esempio? Mi hai fatto un favore? Te ne faccio uno io e siamo “pari”, entrambi abbiamo avuto un vantaggio… ci siamo aiutati nel lavarci la faccia, e il discorso è chiuso.