In un’epoca storica molto delicata per via dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, oltre i settori sicuramente più importanti per la vita di ognuno anche il mondo dello sport si è bruscamente fermato. Negli ambienti sportivi, in questi giorni ci si interroga su se, come e quando far ripartire la macchina organizzativa e si formulano ipotesi di ogni genere. Pronta ad accettare qualsiasi scenario si aprirà in seguito alle decisioni che verranno assunte dai vertici del calcio dilettantistico calabrese, la Ludos Ravagnese è in stand-by e rimane, dunque, in attesa di conoscere quale sarà l’epilogo della stagione sportiva 2019/2020. Tra le più belle realtà del calcio dilettantistico reggino, la formazione del presidente Cilione si è resa protagonista nel girone B del campionato di Promozione e il forzato stop ha interrotto una striscia di 3 vittorie consecutive (contro San Giorgio, Rombiolese ed Archi) arrivate nel momento sicuramente più difficile dal punto di vista psicologico per via delle inaspettate vicissitudini legate alla sospensione della gara con l’Africo che dovrà essere recuperata in caso di ripresa del campionato. Con una gara in meno, la Ludos Ravagnese sarebbe potenzialmente quarta in classifica, in piena zona play-off, traguardo inaspettato alla vigilia ma certamente meritato dai ragazzi sapientemente guidati da mister Aquilino che, assieme al suo instancabile staff (Polito, Cogliandro, Placanica, Loi e Felini), ha modellato una formazione in continua crescita valorizzando un organico quasi interamente rinnovato dal trio Verduci-Criaco-Malavenda. 36 punti in 23 gare per una Ludos Ravagnese dai grandi numeri tra le mura amiche dove ha inanellato ben 10 risultati utili consecutivi e raccolto 26 punti, frutto di 8 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta (all’esordio con la vice-capolista Gioiosa); dalle trasferte sono arrivati 10 punti (3 vittorie, 1 pareggio e 8 sconfitte); 29 gol fatti e 28 subiti e ben 10 calciatori mandati a rete (Pangallo 7, Vigoroso 6, Puntoriere 4, Ventura 3, Chilà, Gullì e Pitasi 2, Cutrupi e Pecora 1).
DOMENICO VERDUCI
