“Cu amici e cu parenti, non ccattari e non vindiri nenti”

Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella

“Con amici e con parenti, non comprare e non vendere niente”.

Il proverbio d’oggi vuole avvisarci del pericolo che si può correre nel rapporto di “affari” con amici o parenti.

È sottinteso che non si parla di pura e normale attività commerciale, in questo caso amicizia e parentela potrebbero anche trarne giovamento (compro da un amico o parente perché mi riserva uno sconto o un trattamento conveniente), si parla invece di “occasioni” di vendita come la necessità di cedere, disfarsi, togliersi, un oggetto qualsiasi, grande o piccolo che sia, un orologio, un auto usata, un animale da compagnia o addirittura alimenti come olio, vino, salsiccia…

Perché non bisogna acquistare e nemmeno vendere a parenti e amici? Infatti il proverbio richiama sia il potenziale venditore che il papabile acquirente! Quando c’è di mezzo l’affetto,i l rispetto, il comparato, si rischia la rottura di un rapporto se dovesse succedere un intoppo dopo l’affare: “me cuginu, me cumpari, ‘u megghiu amicu meu, mi futtiu, stavota… ma non mi futti cchiu'”.