“Ambatula ti llisci e fai cannola, lu Santu ch’è di marmuru non sura”

Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella

“È inutile che ti fai bella (curando anche i capelli, i cannoli si riferiscono alla permanente), il Santo che è di marmo non suda”.

Il proverbio è a carattere sentimentale, si suppone sia nato per mettere in risalto l’amore di una donna verso un uomo che non intendesse ricambiare in alcun modo.

Ovviamente poi il proverbio trova adattamento ad altre situazioni analoghe per similitudine. Moralmente mette in guardia sull’impossibilità…di realizzare ciò che è irrealizzabile.

Infatti i Santi, veri, in carne e ossa, ossia quelli che non sono ancora “traslocati”, possono vivere le emozioni, e quindi anche innamorarsi, e perché no, sudare per amore.

Il Santo invece in forma statuaria, nello specifico di marmo, a rappresentare il massimo della freddezza, non può vivere d’emozioni.

Il proverbio, care donzelle, spinge a non perdere tempo con gli uomini “freddi” e rispecchia in un certo senso quello gemello: “quandu u sceccu non voli mbiviri, ambatula chi ci fischi”.