Auguri a tutte le Marie Ucraine

Le riflessioni dell’editore di Angelo Latella 

Maggio, il mese della Madonna, il mese della festa della mamma.

La mia riflessione di oggi nasce dal pensare “l’evoluzione” che ha avuto questo ruolo così importante nella società.

Essere mamma, duemila anni fa, mamme di sterminati e innocenti figli (ricordate Erode), mamme che piangono figli denutriti, malati, che difficilmente raggiungeranno l’adolescenza.

Mamme che non hanno facebook, che non hanno l’elettricità, che non hanno un libro da leggere, che non conoscono un vaccino e nemmeno un pannolino.

E comunque amano immensamente e sono felici, seppur sommerse da un mare di dolori.

E poi c’è lei Maria, mamma di un figlio che sembra un uomo e uomo non è; un figlio che va in giro a predicare l’amore, un figlio che trasforma l’acqua in vino, che moltiplica pani e pesci, che resuscita i morti. Un figlio che viene ucciso come un criminale di spessore.

Maria è lì, sotto quella croce, ad abbracciare un corpo martoriato dalla cattiveria umana. Maria abbraccia e piange il figlio…non può sapere, forse non può capire nell’immediato, cosa stava abbracciando veramente.

Ecco, la stessa cosa sta succedendo oggi in Ucraina, Erode ha un altro nome, la cattiveria umana persiste, le mamme continuano a piangere su corpi di innocenti che sembrano cuccioli di uomini…ma sono Angeli e rimangono tali.

Mamme ucraine, nel vostro dolore e pianto, ricordate, Dio vi ama, colui che vi ha fatto partorire è lì con voi, non lo vedete, eppure vi abbraccia forte, e si prende cura dei vostri Angeli.

Buona domenica e auguri anche alle altre mamme.