Ischia nel giorno di Santa Barbara

Le riflessioni dell’editore di Angelo Latella

Oggi è Santa Barbara, protettrice tra l’altro dei Vigili del fuoco, di quelli che per primi intervengono a salvare il salvabile, e la mia riflessione nasce pensando alla mia gioventù, quando dal balcone di casa mia, tuoni e lampi invadevano e oscuravano il cielo e tu ripetevi quello che ti avevano insegnato: “Santa Barbara” come una preghiera, una richiesta di protezione…

ma quando è buio, quando sono le quattro di mattina, e sei nel tuo letto al calduccio, e non immagini cosa sta per succedere, a quale Santo ti rivolgi? Il tuo letto diventa il tuo loculo, hai terminato il tuo viaggio terreno e t’eri coricato con i pensieri di quello che avresti dovuto fare il giorno dopo…

Chi rimane piange, si logora, va in cerca dei tanti perché. Mala politica? Scarsa convenienza dell’infrangere le leggi? Poca attenzione ai percorsi della natura?

Eppure noi uomini vogliamo vivere, e la casa è il nostro primo obiettivo, magari con un panorama mozzafiato, una villa a ridosso del mare… vogliamo vivere e sognare.

Ischia non deve essere tempio di tristezza, Ischia deve essere esempio di fragilità: umana, professionale, sognante.

Ischia, un esempio per non dimenticare … che bisogna arrivare prima dei Vigili del Fuoco.

Buona domenica.