Reggio Calabria – Gli scroscianti applausi del popolo di Reggio Calabria hanno salutato il passaggio della Protettrice di Reggio Calabria durante il percorso nella Cattedrale.
Una sorta di cammino che ha voluto richiamare il consueto viaggio compiuto come da tradizione dell’Effigie per le vie della città. Un tragitto questa volta effettuato anziché nelle vie della città, tra i banchi della Cattedrale. Breve ma intenso con brevi soste servite anche a riproporre il suono del campanello che da il via libera ai portatori nel cammino, ma anche ad ascoltare il commovente grido da brividi innalzato a gran voce da essi come testimonianza d’amore verso la Madonna: “E griramulu cu tutti u cori, ora e sempri Viva Maria” (Gridiamolo con tutto il cuore, ora e sempre Viva Maria), questo l’inno che i portatori dedicano alla Patrona dei reggini quando trasportano annualmente dall’Eremo alla Cattedrale della città la pesante struttura che ospita il Quadro.
Una Chiesa stracolma con i posti limitati con i fedeli fatti accedere all’interno tutti con mascherina e gel disinfettante distribuito in Chiesa per rispettare le norme ministeriali in materia di prevenzione contro la diffusione del Covid-19.
Il controllo capillare su tutta l’area adiacente al Duomo di tutte le Forze dell’Ordine intervenute è servito a fare scorrere in maniera regolare le tante persone accorse, a dire il vero molto disciplinate, per rendere omaggio alla Madonna della Consolazione.
Termoscanner alla gente in fila e poi finalmente dentro la Chiesa per poter vedere e salutare rivolgendo preghiere alla Venerata Madre.
Guglielmo Rizzica