L’avaru, ‘an menzu all’acqua, morì di siti

Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella 

L’avaro “circondato dall’acqua”, muore di sete.

Proverbio che spiega in due parole la tristezza dell’essere avaro.

Domandarsi il perché si è avari diventa sempre un rebus, l’avarizia in fin dei conti non porta giovamento alcuno, e potrebbe rientrare tra le forme di malattie “mentali”.

Perché si è avari? Per paura di cosa? Per proteggersi dalle “possibili” carestie? Ed è così che l’avaro diventa più antipatico di tanti altri che dimostrano generosità, indipendentemente dall’intelligenza.

Può essere intelligente un avaro? È intelligente chi non vive il presente in attesa di essere forte nelle disgrazie? Cosa sognano gli avari? Un vero avaro non sogna, rimane avaro anche nei sogni.