‘Nta vita ‘nci voli furtuna?

Le riflessioni dell’editore di Angelo Latella 

Oggi parliamo di un argomento per lo più simpatico, ottimistico, e Covid a parte, anche positivo: la fortuna.

Che cos’è realmente la fortuna? In termini letterari, nel vocabolario è facile trovare, sinteticamente, “evento positivo di circostanza, breve o prolungato, spesso inspiegabile o imputabile a volontà esterne, divine”.

Qualcuno potrebbe dire che la fortuna è una parte del destino, e quindi una parte di vita, che in qualche modo ci costruiamo. La fortuna potrebbe assomigliare anche alla fede, che non “interessa e coinvolge tutti”.

Oggi ne parliamo allegoricamente. Una commedia teatrale ha per titolo “La fortuna con la effe maiuscola”, a voler indicare che esistono varie tipologie di fortuna, magari grandi o piccole.

Una classica forma riguarda il gioco delle carte, si sostiene che chi sia fortunato in amore sia conseguentemente sfortunato al gioco (vi siete mai chiesti il perché? Per consolare chi perde forse?).

Un’altra espressione tipica ,dialettale reggina, asserisce che “‘a furtuna è di puttani”, a voler sottolineare il mancato guadagno (non solo morale) di quelle donne che per mantenere un atteggiamento consono ai principi cristiani, non trovano sistemazione coniugale soddisfacente…in poche parole sono sfortunate, al contrario della donna “leggera” che magari si “accasa” con il bello, ricco e ingenuo imprenditore, sapientemente accalappiato.

Conclusione. Si può vivere senza fortuna? Si può vivere senza fede? Può essere la fortuna una forma di comunicazione divina a cui i fragili di fede s’aggrappano, con quel famoso “si voli Diu?” Per poi cambiare vita significativamente, non per vincere al “gratta e vinci”?

La fortuna comunque esiste e non è bendata, non tocca alcuni, è per tutti, come il Paradiso d’altronde. Essere venuti al mondo è la più grande fortuna.

Buona domenica.