Ogni gioco ha le sue regole!

Le riflessioni dell’editore di Angelo Latella 

Il calcio, per esempio, è pieno di regole : non puoi toccare il pallone con le mani, eccezione fatta per il portiere in una determinata zona del campo, non puoi scalciare l’avversario, non puoi offendere l’arbitro…e così via per altri sport, per la briscola, la dama, gli scacchi.

Molto spesso anche in ciò che non è gioco, ci sono le regole: al semaforo ci si ferma con il rosso, in fila alla posta si prende il numerino, al Bar si attende il proprio turno, dal barbiere si va per appuntamento, al Tribunale si sentenzia, al buongiorno si risponde normalmente con un altro buongiorno…

Quindi ci sono diverse tipologie di regole, quelle create o inventate, per poter giocare e le regole naturali, che maturano in determinati contesti per rendere meno complicato il vivere quotidiano.

L’uomo leggifera, pensa e riflette per “regolarsi” meglio. E se la vita fosse un gioco? O parte di un gioco? Quali regole?

I dieci comandamenti potrebbero bastare. L’arbitro? Gesù. Ad ogni uomo poi la libertà di scegliere se vincere rispettando le regole o barando. Ad ogni uomo la libertà di scegliere se giocare o guardarsi la partita.

E al VAR chi ci sta? Senza alcun dubbio e contro ogni dubbio, ci sta Dio.

Buona domenica a tutti.