Perché si vive se non si balla?

Le riflessioni dell’editore di Angelo Latella

Riflessione oggi che prende spunto da una canzone di Dargen D’Amico cantata all’ultimo Sanremo.

Quindi? Si può vivere senza ballare? Si può ballare senza armonia? Risposta difficilissima. Verrebbe da sottolineare che per ballare bisogna essere in forza, in forma, insomma devi stare fisicamente bene ma anche mentalmente, spiritualmente. In sostanza, si balla perché si sta bene, perché s’è mangiato, bevuto e perché nel sangue scatta qualcosa, che abbracciando una musica, ti spinge a muoverti, saltellare, ad andare “metaforicamente” in un altro pianeta.

Ma la vita è bella perché si balla o anche per altro? Possiamo fare un elenco dei perché la vita vale la pena d’essere vissuta? Certamente, ma noi uomini siamo unici e quindi così diversi che l’elenco potrebbe generare molte contraddizioni. Torniamo al ballo, alle molte canzoni che parlano della gioia del ballo, molti politici sono entrati nella storia per il ballo (il Papete vi ricorda qualcosa?) , mio cugino Eugenio è felice, balla nei Peddaroti, mia figlia è felice, danza con Augusta e la buonanima di mio fratello il “Don” , prima di entrare in seminario, amava organizzare feste da ballo in terrazzo…La musica e il ballo sono i primi testimoni dell’anima, perché alcuni ballano anche senza gambe, senza braccia. Si balla con l’anima. E con i lupi ? Si ma anche con Dio, per Dio. Siamo nati per essere felici, non dimentichiamolo.

Buona domenica a tutti.