Reggio Calabria – Domani la sacra Effigie della Madonna della Consolazione verrà trasportata nella Cattedrale della città, al Duomo. Un viaggio anomalo, triste, senza precedenti che avverrà in un orario nella notte tra venerdì e sabato (stanotte ndr) in un percorso che vedrà scenari diversi da quelli cui si è abituati a vedere.
Ad accogliere nel suo insolito “viaggio” verso la Cattedrale della città infatti non ci sarà la solita marea di persone che tra preghiere e suppliche riempivano le strade onorando il passaggio della Madre di tutti.
Quest’anno, proprio per evitare contagi tra la popolazione del subdolo virus che ha stravolto l’esistenza di ogni singolo individuo, il Quadro viaggerà “soltanto” con i Frati Cappuccini, storici custodi della Vergine Madre, che La trasporteranno con il solito amore verso la sua “nuova dimora” cittadina.
Una festa che avrà per tutti un sapore diverso da quello che ogni fedele ha vissuto nel corso della storia riguardante la Protettrice di Reggio Calabria. L’inatteso virus che ha sconvolto la vita di tutto il mondo è riuscito a modificare, usi, consuetudini e tradizioni in tutto il globo.
Una pandemia che forse come mai anche a livello psicologico ha condizionato, a ragion veduta, ogni tipo di approccio alla vita normale di ogni essere umano provocando a seguito della sua subdola pericolosità modifiche alla vita di ogni singolo individuo.
Non ci saranno gli appuntamenti tra fedeli che amavano ritrovarsi “…ci vediamo lì al solito posto”, le fermate del Quadro davanti agli istituti di cura, davanti alle icone dedicate ad Essa.
Non si ascolterà il commovente “Ora e sempre Viva Maria”. Nulla di nulla.
Certo è che rimarrà un qualcosa di amaro in ognuno dei fedeli che seguivano gomito a gomito la Processione, quello di non aver potuto “abbracciare” con il solito Amore la Protettrice di Reggio nel suo annuale e tradizionale viaggio verso la Basilica Cattedrale della città.
Guglielmo Rizzica