Vecchiaia? Sintomi di una conquista

Le riflessioni dell’editore di Angelo Latella

Sarà che si sta avvicinando, sarà che è un traguardo e si vorrebbe comunque raggiungere, sarà altre mille cose, oggi riflessione dedicata, anzi delicata: la vecchiaia, un premio da conquistare.

Ho cercato di imitare Berlusconi, mi sono inventato un decalogo dei segnali, dei sintomi che ne annunciano l’arrivo, cercando di dargli un’impronta apparentemente umoristica, tra il serio e il faceto come si usa dire… perché la vecchiaia è bellissima, ma ha comunque un costo.

Al primo posto, scricchiolii di ossa e dolorini muscolari; secondo posto, vuoti di memoria e ripetuti “che fari ora?”; terzo posto, allergia o intolleranza alla visione televisiva di cartoni animati; quarto posto, rimarcare sempre vecchi ricordi apostrofando il tutto con la classifica frase “e me tempi!”;  quinto posto, aumentato fabbisogno di liberare la vescica; sesto posto, poca predisposizione al sorridere, stato d’animo cupo, ricerca di isolamento; settimo posto, pigiama e pastina, diventano desiderio serale, frenetico, anticipato e quotidiano; ottavo posto, posteggiare l’auto a “ca… di cane” e incavolarsi quando ce lo fanno notare; nono posto, perdere la pazienza con i nipotini soprattutto quando ci gridano “nonno non senti?”; decimo posto, smettere di farsi la tinta ai capelli (la mia è parrucca, non è tinta!).

Buona domenica e felicissima vecchiaia a tutti. Vi ricordo che se uno solo dei dieci sintomi non vi appartiene, siete ancora giovani.