“Negli articoli pubblicati da un noto quotidiano locale sulla seduta del Consiglio Comunale del 27 Maggio 2025 si dà ampio spazio alla posizione espressa dal primo cittadino e si constata con grande sorpresa che non sempre serva un Ufficio stampa del sindaco, al fine di elogiarne l’operato. Il giornale, pur diligente nel riportare le parole del Sindaco, fornendo una chiave di lettura non corretta e scontata, è apparso distratto, o quanto meno poco attento alle dichiarazioni e osservazioni espresse dal Gruppo Consiliare di minoranza che se riportate nella loro completezza avrebbero contribuito ad offrire una visione più articolata dei fatti, avrebbero meritato di essere approfondite come e quanto quelle del Sindaco. Gli eventi necessitano di un chiarimento poiché la narrazione non rende giustizia a quanto accaduto”.
Apre così la nota stampa del Gruppo Consiliare Bova Marina Progetto futuro.
“Il Consiglio che trattava “approvazione del bilancio consuntivo” si sarebbe ridotto alla sola ed esclusiva discussione sul punto, se non fosse stata chiesta al Sindaco la posizione assunta dallo stesso, rispetto alla recente operazione “Millennium”, che ha avuto risonanza in tutta Italia, alla luce delle dichiarazioni rese da autorevoli esponenti del suo stesso Partito, quali il Presidente Occhiuto e l’Onorevole Cannizzaro, che hanno plaudito per il risultato raggiunto. La discussione sul tema è avvenuta al termine della trattazione dell’ordine del giorno ed è stata ritenuta dal Sindaco “una bassezza” politica. Ci saremmo aspettati in realtà che fosse stato proprio il Sindaco, in apertura del Consiglio Comunale e vista la necessità di chiarezza che Bova Marina merita, a rendere nota la propria posizione, senza alcuna sollecitazione, in specie quando i fatti riguardano la cronaca politica locale. Considerare “bassezza” la necessità di fare chiarezza, che lo stesso Sindaco avrebbe dovuto sentire impellente sin da subito, preoccupa non poco. Su alcuni temi non avrebbe dovuto essere il gruppo di minoranza a fornire assist, meritando il tema, dichiarazioni di sostanza e non proclami …… “la lotta alla ndrangheta e ad ogni altra mafia non è fatta di slogan”, così come affermato dal Gruppo di minoranza, in replica al Sindaco. A volte basterebbe semplicemente non comportarsi come gli struzzi. Alla richiesta di chiarimento è stato il Sindaco ad alzare i toni della discussione, annaspando e rendendo astratte e vuote affermazioni di principio, di fatto non assumendo alcuna posizione garantista, ribattendo con accuse strumentali e tentando goffamente di screditare chi invece il garantismo lo ha praticato e dimostrato con i fatti e nella storia. Rispetto poi al chiodo fisso che ossessiona il sindaco sin dal suo esordio in politica,” l’Amministrazione Zavettieri”, non si fa altro che assistere ad un continuo tentativo da parte di Zirilli di far passare come propri, i risultati già conseguiti da chi lo ha preceduto, che con i numerosi finanziamenti ottenuti, ha dato ossigeno ad una compagine in asfissia. Il Sindaco, campione nel distorcere la verità, ha addirittura tentato di far passare come proprio, il ripristino del manto stradale sul lungomare, in realtà effettuato dalla Società e- distribuzione spa, come deducibile dall’ordinanza n. 26 del 22.05.2025, a firma dello stesso. Il giornalista dimentica, parlando di economia di bilancio, che il rispetto degli equilibri, altro non è che il risultato derivante dalle oculate previsioni di spesa riportate nel bilancio approvato dalla precedente Amministrazione. Pertanto la figura di “esperto economista” attribuita al Sindaco nell’articolo, dovrà trovare conferma nel rendiconto 2026 del bilancio corrente da lui stesso proposto ……ci auguriamo, visto che uno scroscio di pioggia ha comportato un esborso di 115.000, 00 che sia sempre bel tempo!
Altra nota stonata è la narrazione legata alla mancanza, ancora una volta, del verbale di consiglio della seduta precedente, giustificata dal Segretario Comunale per l’ennesima rottura del telefono cellulare utilizzato per la registrazione. Il Gruppo nelle precisazioni fatte in Consiglio non ha mai eccepito la veridicità delle verbalizzazioni, bensì l’assenza reiterata, a danno del principio di trasparenza.
Come dice un detto popolare “a tempo di guerra con le bugie si governa” dimenticando però che le bugie hanno le gambe corte!”.