Reggio Civica: “Compagine “forestiera” alle elezioni”

 

«Fa specie dover assistere alla presenza di una lista che, alle prossime elezioni comunali, porta il nome e l’anima di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, e che si spende in favore del candidato leghista del centrodestra». E’ quanto affermano
 i componenti di “Reggio civica”, che corrono, nella lista “S’Intesi”, per la riconferma del sindaco uscente Giuseppe Falcomatà. Gli uomini e le donne del Movimento Civico
di centrosinistra sottolineano come «sia la prima volta che si registra la partecipazione di una compagine “forestiera” ad elezioni che nulla hanno a che
vedere con la storia, la cultura, le tradizioni, gli usi ed i costumi di un territorio chiamato a
scegliere la sua guida per i prossimi cinque anni».
«E’ come–sottolineano da “Reggio civica”–se il gruppo di “Scopelliti presidente” (a proposito, che fine ha fatto?) avesse corso in passato o corresse, oggi, alle elezioni del Comune di Alessandria, Gorizia o Pordenone. Che c’azzecca? Non è dato saperlo» «Piuttosto–incalzano–si registra la calata dei padani in terra reggina. Un tentativo di
colonizzazione vera e propria, che prende forma e sostanza attraverso simboli e nomi, senza alcun pudore, senza nessun rossore. Vengono a casa nostra per metterci il cappello. Ciò che avvilisce maggiormente è, però, dover assistere alla protervia ed alla sfacciataggine di chi decide, privo di dignità e orgoglio, di sposare progetti evanescenti e privi d’identità, consapevoli che la loro è soltanto una corsa alla poltrona migliore».
«Se fossimo scorretti li avremmo definiti “disgustosi”–concludono–ma comprendiamo che,la loro, e soltanto sete di potere perché è ciò che, da sempre, li contraddistingue. Comprendiamo, ma non condividiamo, in alcun modo. Anzi, combattiamo, da sempre,
logiche di questo tipo che nocciono alla comunità reggina e ad una città che non può accettare d’essere colonia di alcuno.
Costoro amano Toti al punto da portarne in dote il nome? Che si candidassero a Genova o Savona.
Andassero a cantare i loro stornelli a Sanremo oppure si
trasferissero in altre città liguri, dove troverebbero sindaci che conoscono bene Reggio Calabria e,specialmente, i suoi palazzi di giustizia. Personaggi di centrodestra come loro e che, come loro, nutrono passione e trasporto per
politici di altre regioni d’appartenenza».