‘A tavula è misa, cu non mangia perdi ‘a spisa

Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella

‘A tavula è misa, cu non mangia perdi ‘a spisa. La traduzione “elaborata” sarebbe: il tavolo è apparecchiato, chi non si siede a mangiare perderà l’occasione di gustare quanto cucinato.

Sembra un semplice suggerimento, un invito a mangiare, in realtà nasconde dell’altro.

Metaforicamente dice che non bisogna lasciarsi sfuggire le occasioni, che conviene sempre sedersi a tavola, per valutare (e se fosse il caso apprezzare, magari selezionando, scegliendo solo quello che più ci piace) quanto ci viene proposto ,”cucinato”.

Naturalmente è ovvio che il cibo viene usato come una parabola (la tavola apparecchiata…può essere qualsiasi forma di proposta, d’iniziativa, di progetto, elaborato per poi essere condiviso, come il cibo d’altronde) .

Il detto ricorda anche che a tutto c’è un tempo, che spesso bisogna prendere la palla al balzo… bisogna sedersi subito, prima che si sparecchi, prima che le pietanze si deteriorino.