È davvero avvilente per tutte le persone perbene, che costituiscono la stragrande maggioranza della popolazione reggina, leggere i verbali che contengono le dichiarazioni del presidente di seggio tratto in arresto qualche mese fa assieme al consigliere comunale Nino Castorina.
Tanti ancora i punti da chiarire e, soprattutto, la dimensione di un fenomeno legato alla nomina di personale nei seggi da parte degli organi politici del Comune che in decine di sezioni hanno potuto designare, con la logica dell’ultimo momento, decine di soggetti tra cui pare ve ne siano anche dello stesso nucleo familiare.
Al netto di deceduti ed anziani mai recatisi ai seggi, 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐯𝐨𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐞 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐚𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐩𝐮ò 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐥𝐚 “𝐬𝐩𝐚𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞” 𝐝𝐢 𝐯𝐨𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐢 𝐯𝐞𝐫𝐛𝐚𝐥𝐢 che, invece, erano stai registrati durante lo spoglio.
Ma l’atmosfera di queste elezioni comunali in vari seggi è stata caratterizzata, a detta di molti, da una forma di brutta arroganza condotta sino allo spoglio a porte chiuse. Certo, tutti fatti da verificare e da stabilire se sono indicativi di un’attività illecita, ma il dubbio, legittimo e confermato dalla vicenda Castorina, è che il sistema elettorale dello scorso settembre è stato permeabile ed alterato secondo un modello preordinato e strutturato.
Chi ha a cuore Reggio non può accettare che la democrazia abbia ceduto il passo alla scaltra furbizia; questa vicenda, nella sua grave singolarità, dovrebbe unire tutti in un corale sforzo di verità e di responsabilità, tralasciando tatticismi, opportunismi elettorali e proclami il cui epilogo è sommerso da tonnellate di rifiuti per le strade.
REGGIO SVEGLIATI!
Reggio Calabria, 25.02.2021
Comitato #ReggioNonSiBroglia